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Il Fuoco: il signore di
Trigallia
Accensioni rituali, effetti speciali, prove di coraggio con il fuoco.
L’ha fatta veramente da padrone dal tramonto all’alba, unica luce
concessa al festival. Il fuoco è infatti una delle caratteristiche che rendono da sempre unico
Trigallia: soltanto fiaccole e falò illuminano la notte e ancora fuoco
grande protagonista nelle rievocazioni: al tramonto accensione rituale
nel villaggio capitanata dal druido e dal re e nel recinto dei duelli
falò d’apertura per gli spettacoli di combattimento.
Ancora fuoco nella sfavillante scena dello spettacolo
teatrale “Galli ed Etruschi del delta padano”, dove effetti
speciali di luce e fiaccole hanno illuminato la battaglia fra Etruschi e
Galli.
Grande falò in chiusura di ogni serata nel recinto dei duelli con la
sorpresa del 2003 – la gigantesca croce celtica infuocata – e con il
salto del fuoco, tradizionale prova di coraggio trigallica quest’anno
molto seguita.
Il salto del fuoco si è fatto sempre dopo mezzanotte, al termine
dell’ultimo concerto in scaletta, e qui si sono cimentati in tanti:
uomini, donne e persino bambini, gruppi storici, gente del pubblico e
dello staff Trigallia, espositori e artisti, dai musicisti (il
Clan Wallace ha saltato con le
cornamuse!) all’attore Stefano Chiodaroli che
prima ha portato sul palco il suo travolgente cabaret e poi ha saltato.
Trigallia ora è il festival celtico più lungo
d’Italia: 9 giorni a partire dal 21 giugno, solstizio d’estate e data
fatidica d’inizio che molti hanno atteso con trepidazione per 2 anni
(ricordate? l’evento è biennale). Al solstizio è stato dedicato un rito
speciale, naturalmente sempre con il fuoco. |
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Momenti spirituali
A Trigallia il druido ha aperto il
festival guidando l’accensione rituale dei fuochi per il solstizio e
tutti i rituali con il fuoco dei giorni successivi.
L’omaggio al fuoco durante i rituali è stato arricchito da
bellissime danze: le bambine di Argenta hanno portato la loro grazia
e freschezza fra i guerrieri con spettacoli e coreografie di
danze celtiche.
La rappresentazione si è tenuta nel villaggio, i guerrieri e il re
di Trigallia si sono affiancati alle bambine e al druido.
Chi è il druido?
In antichità era il grande saggio dei Celti. A Trigallia ha
rivestito questo ruolo Tabos della foresta di Brocéliande, membro
dell’associazione Camelot.
La figura del druido e i rituali del festival sono rappresentazioni
ideali: con questi interventi si illustra al pubblico il significato
tradizionale dell’accensione dei fuochi (che si ritrova ancora oggi
in molte feste del nostro folclore) con momenti di spettacolo
coinvolgenti e – perché no? – che lascino anche un po’ sognare.
Nella Trigallery trovi le foto di
questi momenti. |
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La notte
Concerti e molti altri spettacoli ogni sera e nel fine
settimana anche durante il giorno. Ogni sera
spettacolo teatrale di ricostruzione
storico-fantastica, che emmerso nella natura del Parco ci ha raccontato l’incontro fra due popoli nella valle
Padana: i Galli e gli Etruschi.
Massimo Giuntini ha presentato in
anteprima dal vivo il suo nuovo disco “Indo-European” aprendo e chiudendo il
festival. Ottimi gruppi italiani di musica
celtica hanno animato le varie serate. Dalla Scozia il
Clan Wallace ha scaldato gli animi
con le cornamuse e i
ritmi tribali delle Highlands. Sabato 28 e domenica 29 giugno
dall’Irlanda i Lúnasa: le stelle
internazionali dell’Irish folk hanno chiuso il festival con due concerti
memorabili.
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Teatro
Teatro tutte le sere, sempre lo stesso spettacolo, pubblico seduto
sull’erba in riva a un canale di irrigazione in aperta campagna, scena
illuminata solo dalle fiaccole portate dagli attori e da effetti
speciali che hanno acceso la notte. Gli effetti di luce hanno fatto
decollare le azioni più spettacolari, prima fra tutte la scena della
battaglia con esplosioni di luci rosse a dir poco infernali e impatto
live veramente da brivido.
Alle feste celtiche assistiamo spesso a recite teatrali e
la ricetta
base è ovunque la stessa: rievocazione di un episodio storico o di una
possibile storia di vita dell’antichità,
tensione e scontro, ricostruzione di una battaglia, un possibile finale
di pace fra i contendenti. Questo di Trigallia è stato, oltre che ben
costruito e avvincente, fresco per tanti aspetti a partire dal luogo: un
teatro naturale adiacente al parco del festival, come fondale un
argine che gli attori hanno sceso e risalito per rappresentare arrivi e
partenze.
“Galli
ed Etruschi nel delta padano”
– questo il titolo dello spettacolo teatrale – ha rappresentato la
grande novità di Trigallia 2003 riscuotendo un successo oltre ogni
previsione: dopo averlo visto una prima volta, molti del pubblico sono
tornati nelle sere successive.
Per saperne di più sullo
spettacolo clicca qui
e nella Trigallery trovi gli scatti
che hanno fissato in modo indelebile i momenti salienti di questo
evento, unico nel suo genere.
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Nel villaggio
L’associazione
Thaut Seenia
Senones ha realizzato la ricostruzione del villaggio celtico
ispirato all’Età del Ferro, che è stato il cuore pulsante della vita
trigallica.
All'ingresso una torretta di avvistamento con un accenno di
fortificazione ha affiancato la Pieve, dove si è
tenuta la mostra celtica degli artisti
Giuseppe Stucchi e Luca Tarlazzi. All’interno tante
capanne abitate quotidianamente dai gruppi
storici e dagli artigiani al lavoro, il bellissimo mercato con
stand di oggettistica celtica era vicino. Fra le
capanne: il carro celtico, un carro agricolo e i
recinti per gli animali con tori bianchi di razza
romagnola e il maiale della razza mora di Romagna.
Al centro del villaggio era collocata la statua stele dedicata alla dea
madre e nelle vicinanze la statua stele di Kernunnos, dio celtico della
fertilità e dell’abbondanza, oltre a un’installazione di pertiche con
uccelli scolpiti nel legno (sulla Trigallery spieghiamo cosa
sono).
Come da tradizione trigallica, il villaggio era aperto a tutti e la
notte molti partecipanti si sono uniti ai Galli intorno al fuoco. Ci
sono state feste notturne fuori programma con tanta bella musica dal
vivo e improvvisate session fra musicisti e guerrieri!
Sulla Trigallery trovi le più belle foto
scattate nel villaggio e uno “special” su mercato, mostre e
stage.
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Guerrieri
I Galli Boi anche
quest'anno hanno curato regia e spettacoli di duello e abitavano il
villaggio con altri
gruppi storici. I Boi di Bologna ricostruiscono i guerrieri Celti
fin dalla prima edizione 1998 e visto che sono buoni amici del Festival
abbiamo eletto Etaurus, il loro capo, Re del villaggio di Trigallia!
TuttiGalli & Boi hanno animato i rituali d’accensione del fuoco e
il loro aiuto è stato prezioso al recinto grande: hanno coordinato tutti
i guerrieri impegnati nei duelli.
Tutti i combattimenti sono simulazioni ma dietro c’è tanto lavoro di
preparazione anche atletica, alcuni gruppi si sono allenati dal
dopo-festival 2001!
Con i guerrieri quest’anno c’erano finalmente anche le donne guerriere e
hanno combattuto eccome! I bambini sono stati fra i protagonisti, gli
stage tenuti dal
Pobal ap Vaud hanno portato alla
realizzazione di un sogno: combattere nel recinto dei grandi. E domenica
29 giugno anche i piccoli hanno incrociato le spade nel recinto.
Sempre domenica uno dei momenti più emozionanti quando il Clan Wallace
era con i Galli, ma questa è un’altra storia... ve la raccontiamo appena
arrivano i Romani.
Nella Trigallery le più belle foto dei
guerrieri (grandi e piccini) nello “special” dedicato ai duelli, ma li
trovi anche alla parata, nel villaggio e un po’ dappertutto!
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La
cornamusa magica e i Ritmi Tribali
Una formula che solo Trigallia ha: il gruppo
itinerante di percussioni e corno Ritmi Tribali, alla cornamusa
il loro capitano Uxmak. È il gruppo ufficiale trigallico di
animazione musicale, coinvolge il pubblico annunciando che sta per
succedere qualcosa: fiato alle sacche!! rulli di tamburi! attenzione!
venite con noi!! andiamo! e trascinati come per magia dalla musica, i
partecipanti vengono guidati verso il
teatro, i concerti, i falò
e ovunque stia per avere inizio uno spettacolo.
I Ritmi Tribali trigallici sono: Domenico Uxmak
Foschini ~ cornamusa; Gerard dei Trigalli ~ rullante,
tamburi; Mauro Pambianchi, Luca Stefanati, Gianni Bovenzi del
trio Lou-D Cage ~ percussioni; Giacomo Boltrini ~ percussioni;
Stefano Buldrini ~ corno. Li puoi conoscere
uno per uno su Trigallery nel magico
reportage dei Ritmi Tribali!!
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La sfilata di
inaugurazione
Sabato 21 giugno 2003 alle ore 17.00 parte la sfilata di inaugurazione
del Festival. Accompagnati dal suono della cornamusa e dal rullìo di
tamburi, danzatrici e gruppi storici hanno percorso le vie principali di
Argenta fino alla piazza della torre. In piazza megaraduno: una gran
folla li ha accolti.
Grandi e piccoli hanno aperto la parata: il gruppo di bambini
percussionisti ha affiancato Ritmi Tribali, gruppo
d’animazione ufficiale di Trigallia capitanato dal grandioso piper
Domenico Uxmak Foschini.
I gruppi storici hanno partecipato numerosi all’inaugurazione: ai 30
annunciati si sono uniti tanti gruppi nuovi, ciascuno con il proprio
stendardo e con i colori ufficiali della tribù ripresi sull’abito
celtico.
Per conoscere i gruppi di rievocazione storica che hanno animato le nove
giornate del Festival vai alla pagina
TuttiGalli, se vuoi vedere le foto della parata visita la
Trigallery. |
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Arrivano i Romani
Nel pomeriggio di domenica 29 giugno i Romani hanno
inscenato un attacco al villaggio celtico e si sono scontrati con un
gruppo di guerrieri Galli. I legionari hanno preso degli ostaggi e li
hanno portati al loro accampamento e a quel punto la rievocazione si è
accesa con la grande battaglia fra Romani e Galli. Un crescendo
d'emozione durante lo scontro, perché il Clan Wallace si è unito ai
Galli suonando durante l'attacco.
La formula “Galli contro Romani” è stata varata a Trigallia 2001 per
offrire un confronto storico dal vivo fra due antichi popoli che hanno
convissuto in queste terre. Molto interesse per la proposta, il pubblico
nel 2003 era numerosissimo e ha seguito con curiosità tutta la vicenda. |
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