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CONCERTI di TRIGALLIA 2005 |
in concerto:
Sabato 25/6/05 ore 23.00
Domenica 26/6/05 ore 23.00 |
Wolfstone
L’alchimia dal vivo che li ha resi leggendari la descrivono
benissimo loro stessi: «Tunes selvagge, le più belle arie e le più
potenti canzoni delle Highlands fuse in una miscela unica di
chitarre, fiddle, cornamuse e con una pulsante sezione ritmica,
combinate con una presenza dinamica sul palco. Tutti questi elementi
sono il marchio inconfondibile della band». Finora hanno inciso otto
dischi. Amatissimi nel Nord Europa, in Canada e negli Stati Uniti,
dove richiamano anche oltre 60.000 spettatori per un solo concerto,
i Wolfstone hanno 16 anni di attività on-the-road. Nati come band
nel 1989, fin dagli inizi hanno rivestito di rock le radici
tradizionali della musica che si suona nella loro terra, le Highland,
“incapsulandola” in un sound speciale e vibrante. Dopo una lunga
gavetta nelle sale da concerto dei piccoli villaggi scozzesi, hanno
conquistato definitivamente il pubblico dei più grandi festival
internazionali, tant’è che oggi sono una delle band più rispettate e
acclamate della nuova scena scozzese. A proposito, su
Celtica 37
troverai le curiosità sul gruppo (per es., com’è nato il nome della
band, che significa «Pietra-Lupo»...) e le interviste ai tre membri
storici della formazione: Stevie, Duncan e Stuart.
FORMAZIONE: Stevie Saint (Highland bagpipes), Duncan Chisholm
(fiddle), Stuart Eaglesham (chitarra, voce), Ross Hamilton (basso),
Alyn Cosker (batteria). |
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in concerto:
Venerdì 24/6/05 ore 23.00 |
Duncan Chisholm
Originario delle Highland e innamorato della musica del suo Paese,
di cui va esplicitamente orgoglioso, è uno fra i più grandi
violinisti della scena scozzese. Il suo magico tocco sul fiddle
(vocabolo con cui, nella musica celtica, si definisce il violino
tradizionale) trasmette un tale lirismo emotivo che viene definito «gospel»,
musica dell’anima. La qualità della sua interpretazione si sposa a
una tecnica appassionata e vibrante, ricca di squisite ricercatezze
come di genialità creativa. Ascoltarlo dal vivo è un incantesimo
felice, è applaudito ovunque come un talento raro e ricercato come
musicista tanto dal vivo quanto in sala d’incisione. Ha all’attivo
due dischi, autentici capolavori descritti come la «bellezza senza
età» e «un’ora senza fine di piacere». Nella scena tradizionale
Duncan Chisholm viene accolto con reverenza anche perché è il membro
fondatore dei Wolfstone, ma ha intrapreso da tempo una brillante
carriera anche come solista. Il suo personale concerto a Trigallia è
la prima esibizione ufficiale nel nostro Paese e al festival
ha chiuso da headliner la grande notte di venerdì 24 giugno,
accompagnato in acustico dalla chitarra di Stuart Eaglesham.
Intervista esclusiva a Duncan nella Celtic Parade di
Celtica 37. |
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in concerto:
Venerdì 17/6/05 ore 22.00
Martedì 21/6/05 ore 23.00
Sabato 25/6/05 ore 18.00
Domenica 26/6/05 ore 21.00 |
Clan Wallace
Il Clan Wallace (per i pochi che ancora non lo conoscessero) non è
la classica pipe band in kilt delle parate militari. Nel suo
spettacolo divulga un messaggio che parla di origini e propone
un’immagine di rottura della Scozia, esibendosi come autentico Clan
tribale, erede di William Wallace. È infatti il fiero portabandiera
di un’antica dignità guerriera risvegliata ovunque dal mito di
“Braveheart” (dove parte del Clan ha recitato) e i suoi costumi
ricalcano quelli del XII secolo ricostruiti anche nel film.
Amatissimo per l’irruenta energia dal vivo, a Trigallia 2003 il Clan
Wallace ha conquistato tanti fans e moltissimi amici e dopo due anni
di assenza è tornato fra noi atteso più che mai. Quest’anno ospite
per l’intera durata del festival i musicisti si sono esibiti anche
giù dal palco come band itinerante. Intervista a Seoras Wallace nella Celtic Parade di
Celtica 37.
EVENTO: martedì 21 giugno, Solstizio d’Estate, in tarda
mattinata il Clan Wallace ha celebrato una speciale commemorazione in
occasione del 60° anniversario per la morte dei caduti scozzesi,
sepolti nel cimitero di guerra di Argenta. |
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in concerto:
Mercoledì 22/6/05 ore 21.00
Sabato 25/6/05 ore 21.00
Domenica 26/6/05 ore 18.00 |
Massimo Giuntini
Polistrumentista d’eccezione, nei suoi dischi esegue tutte le parti
musicali ma il suo grande amore è e rimane la uilleann pipe,
strumento che ha imbracciato dopo un viaggio in Irlanda e che suona
con una passione e un trasporto tali da essere enormemente cresciuto
in statura artistica nel giro di pochissimi anni. Quest’anno la
cornamusa irlandese di Massimo Giuntini si arricchisce con la nuova
band, formata da quattro strumentisti d’eccezione. Proprio a
Trigallia abbiamo ascoltato in anteprima questa inedita formula live
davvero entusiasmante, con versioni elettrizzanti dei suoi famosi
cavalli di battaglia come “Dance of Life” e dei pezzi più belli
dagli album “Celticaravan” e “Indo-European”. Al festival Massimo
ha presentato ufficialmente anche il suo nuovo disco “Ancestral Breath”,
che è uscito durante l’estate e su
Celtica 37,
oltre all’intervista esclusiva nella Celtic Parade, potete
pregustarne un brano in anteprima: è dedicato al richiamo arcaico
del ballo tradizionale bretone, uno dei più antichi al mondo
sopravvissuti sino a oggi.
FORMAZIONE: Massimo Giuntini (uilleann pipe, whistles, bombarda,
bouzouki), Stefano Santoni (chitarra), Gianluca Rizzoni (basso),
Mauro Pambianchi (darabukka, djembé, ccongas, zarbuk, sonagli),
Gerard (batteria). |
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in concerto:
Sabato 18/6/05 ore 23.00
Domenica 19/6/05 ore 22.30
Lunedì 20/6/05 ore 23.00 |
Enter the Haggis
Una realtà fresca e accattivante del Celtic Rock internazionale, il
quintetto canadese propone un’eccitante fusione di musica celtica,
bluegrass e rock con condimenti mediterranei, blues e funk. Una loro
qualità che risalta al primo ascolto, anche su disco, è l’istinto
naturale all’approccio melodico. Sanno trasformare ogni tradizionale
in un anthem, un inno spontaneo che viene subito da canticchiare e
ballare, e colorano tutto con armonie vocali pulite e con un groove
scapigliato e delizioso, che conquista molti nuovi fans.
Dopo un lungo tour internazionale fra Irlanda, Stati Uniti e Canda,
sono sbarcati sul Delta del Po e per la prima volta hanno messo piede nel nostro Bel Paese. Il loro sound immediato
è stato
una sorpresa e sul palco di Trigallia hanno dimostrato che cosa sono in
grado di fare cinque vivacissimi canadesi quando lo Haggis si serve
sul palco.
FORMAZIONE: Brian Buchanan (fiddle, voce), Craigh Downie (bagpipes),
Mark Abraham (basso), Trevor Lewington (chitarra, voce), James
Campbell (batteria). |
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in concerto:
Mercoledì 22/6/05 ore 23.00
Giovedì 23/6/05 ore 23.00 |
Julie Fowlis
Julie Fowlis è cresciuta a Nord Uist, un’isola scozzese delle Ebridi
esterne. Ha avuto la fortuna di crescere immersa fra canto gaelico e
suoni tradizionali, un imprinting che forgia l’anima musicale e fa
fiorire splendidi talenti naturali. Ha una preparazione di alto
livello come fiatista: suona Highland pipes, Scottish small pipes,
whistles, nel 2000 si è diplomata in oboe al conservatorio e oggi,
oltre che performer, è anche insegnante a tempo pieno di musica
tradizionale. Ha messo a fuoco le sue doti vocali in tempi recenti:
nel 2004 ha vinto una prestigiosa gara di canto in Irlanda, il
Pan-Celtic Sean-Nos di Tralee, e ha ricevuto la nomination come
miglior cantante gaelica migliore allo Scottish Trad Music Awards,
l’Oscar scozzese della scena tradizionale.
Nel 2005 è uscito il suo eccellente album di debutto come solista,
“Mar a tha mo Chridhe” (Come è il mio Cuore), che ha presentato sul
palco di Trigallia.
FORMAZIONE:
Julie Fowlis, Ross Martin (chitarra), Iain MacDonald, Eamon Doorley. |
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in concerto:
Domenica 19/6/05 ore 15.30
Domenica 19/6/05 ore 21.00
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Vincenzo Zitello
Grande maestro di arpa celtica da decenni sulla scena musicale
europea, la sua musica è un’originale fusione di tutte le armonie,
le melodie e ritmi con cui l’arpista è entrato in contatto nel corso
del suo appassionante cammino musicale.
Nel corso del suo cammino artistico ha esplorato panorami
diversissimi fra loro: musica sperimentale, latino-americana,
orientale, musica sacra e tradizione celtica sono alcune delle tappe
del suo poliedrico percorso creativo, che è partito da una
formazione classica e da tutt’altro strumento, per evolversi verso
un orizzonte artistico più ampio.
La musica di Vincenzo Zitello segue un preciso orientamento di
ricerca che mira a esaltare le insospettabili potenzialità che
dimorano tra le corde dell’arpa, che diventa «strumento ponte» fra
le dimensioni musicali e le epoche.
Il suo nuovo spettacolo, da quest’anno allargato in formazione
quartetto, s’intitola “Aforismi d’Arpa”. Oltre ai concerti, ha
condotto
uno stage di arpa celtica.
FORMAZIONE: Vincenzo Zitello (arpa celtica, flauti), Franco
Parravicini (chitarre), Federico Sanesi (tabla, percussioni), Fausto
Tagliabue (vibrafono, marimba, tromba, percussioni). |
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in concerto:
Martedì 21/6/05 ore 21.30 |
Cisalpipers
Un repertorio frizzante e innovativo
con composizioni originali, suoni tradizionali sorprendenti per
freschezza ed energia da vendere. È una miscela irresistibile con un
percussionista-polistrumentista, un batterista e due fiatisti che
ripropongono le pive emiliane insieme alla cornamusa scozzese e ai
flauti tradizionali. Nell’alchimia c’è una brava e giovanissima
musicista, unica donna del gruppo, gli altri tre sono attivi da
sempre come “capobanda’ dei Ritmi Tribali, gli animatori musicali di
Trigallia. La band, mezza argentana e mezza romagnola, è nuova di
zecca ma la formano strumentisti d’eccezione che lavorano da molto
tempo nella musica. I Cisalpipers si sono fatti conoscere
ufficialmente con un fantastico concerto di debutto ad Argenta, a
Trigallia hanno suonato la sera del Solstizio d’Estate aprendo per il
Clan Wallace… una serata di pura energia!
Nella Celtic Parade di
Celtica 37
intervista esclusiva al maestro Uxmak.
FORMAZIONE:
Uxmak Foschini (cornamusa, piva emiliana, low whistle), Chiara
Temporini (piva emiliana, tin whistle), Mauro Pambianchi (darabukka,
timpano, sonagli, pianoforte, fisarmonica), Gerard (batteria). |
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in concerto:
Martedì 21/6/05 ore 21.00 |
12 Corde
Duo acustico compaesano di Trigallia e attivo dal 2001, propone uno
spettacolo musicale basato sull’intreccio vocale e strumentale,
completamente in acustico. Entrambi diplomati al conservatorio
(Andrea in contrabbasso e Roberto in clarinetto), i musicisti
argentani offrono un repertorio che abbraccia molti generi, dai
sempreverdi nazionali e internazionali (Simon & Garfunkel, Beatles),
alle escursioni nei protagonisti della nostra scena indipendente (Afterhours
e Modena City Ramblers, per citarne alcuni).
Brani noti e meno noti del repertorio nazionale e internazionale
vengono proposti per l’organico di due voci e due chitarre, dando
alle esecuzioni sfumature celtiche e jazz grazie all’inserimento di
altri strumenti come clarinetto, violino, mandolino, fisarmonica e
tin whistle.
FORMAZIONE:
Andrea Bandi (voce, chitarra, violino, fisarmonica) e Roberto
Romagnoli (voce, chitarra, clarinetto, mandolino, tin whistle,
djembè, derbouka). |
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in concerto:
Giovedì 23/6/05 ore 21.00
Venerdì 24/6/05 ore 21.00
Sabato 25/6/05 ore 17.30
Domenica 26/6/05 ore 16.30 |
Andrea Castelfranato
Di origini abruzzesi, suona dall’età di sette anni ed è un autentico
virtuoso della chitarra acustica fingerstyle, una particolare
tecnica arpeggiata che ha trasformato in pratica acrobatica. Benché
giovane (27 anni), Andrea Castelfranato suona professionalmente da
dieci anni, insegna chitarra in due scuole della sua città
(Lanciano) e non smette mai di imparare. Racconta: «Il mio percorso
artistico mi porta a conoscere tante culture musicali e quindi, a
soffermarmi su diversi generi e tecniche. Per un periodo ho suonato
molto blues per capire meglio il mio strumento, che ha avuto origine
proprio in quel genere. Poi, da una tournée in Andalucia (Spagna),
ne ho approfittato per studiare le tecniche flamenche. Lo scorso
anno ho suonato in Francia: ho potuto approfondire lo stile jazz
manouche e capire meglio il personaggio che l’ha reso celebre:
Django Reinhardt». A Trigallia ha suonato su un palco molto diverso da
quelli a cui è abituato. Ha presentato le sue qualità di musicista
acustico e con la sua sei corde, oltre all’estrema
professionalità, ha regalato anche spettacolo e puro incantesimo. |
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