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guarda il videoSfilata Gallica ad Argenta
Sabato 18 giugno: alle ore 17.00 appuntamento in paese, presso il Centro Culturale “I Cappuccini”, per l’ormai tradizionale Sfilata Gallica di inaugurazione del Trigallia Celtic Festival, accompagnata dal rullio incessante dei tamburi e dal potente suono delle cornamuse.
I gruppi storici hanni sfilato in parata lungo le vie principali di Argenta con i costumi celtici, i colori e gli stendardi che identificano la propria tribù, guidati dai carri celtici da guerra trainati dai cavalli e dai musicisti itineranti dei Ritmi Tribali.
Immancabile la sosta nella piazza comunale, con brindisi all’inizio del festival fra musiche e danze.

GRUPPI STORICI ATTIVI, PRESENTI AL FESTIVAL

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Associazione Camelot - Artisanat Séltich Piemont (Piemonte, Bretagna, Romagna)
Camelot nasce come unione spontanea di persone che si propongono di svolgere attività ricreative, culturali e ambientali con l’organizzazione di passeggiate, visite guidate in ambienti di interesse naturalistico, paesaggistico e storico, iniziative di sensibilizzazione ambientale e realizzazione di corsi, manifestazioni e spettacoli. Camelot si dedica alla cultura celtica, in particolare alla ricerca e alla storia dell’artigianato e dell’arte del periodo storico cisalpino e ha dato origine all’Artisanat Séltich Piemont. Il nome significa Artigianato Celtico Piemonte ma insieme ai Piemontesi ci sono anche Romagnoli e Bretoni, abilissimi produttori di gioielli, armi, abiti, accessori in pelle e cuoio, statuaria in argilla, scudi, elementi di armature e tanti altri prodotti, tutti costruiti interamente a mano con tecniche di lavorazione antiche. Tutti i prodotti sono basati su accurate ricerche storiche ed archeologiche o ispirati a elementi tradizionali e mitologici relativi alla civiltà celtica continentale e gallo-cisalpina. Presentazione di Camelot e del gruppo di artigiani in Celtica n° 23.



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Cavalieri della Commenda – I Liguri (Recco, GE)
Dopo 11 anni di onorata carriera, i Cavalieri della Commenda hanno al loro attivo più di 150 manifestazioni in tutto il pianeta. Tale successo è dovuto maggiormente a una lunga esperienza nel combattimento, sia nella ricostruzione storica che nel mondo delle arti marziali. La specializzazione del gruppo nel corso di questi anni ha permesso di ampliare gli stili di combattimento in un periodo che va dal IX secolo (periodo vichingo) alla quello della prima meta del XV secolo. Le due linee fondamentali del gruppo mantengono distinti i due propri stili di combattimento: show fighting e full-contact fighting. Due diversi allenamenti e due diverse preparazioni permettono, da una parte, di creare spettacoli di sicuro effetto e dall’altra di dare ai membri della Compagnia, attraverso, appunto, il combattimento a contatto pieno, competizione e soddisfazione.
A Trigallia 2005 la Commenda entra ufficialmente nel mondo celtico con il nome del popolo della propria terra d’origine: I LIGURI. Inoltre, con l’attività di spada vichinga è presente ufficialmente in veste di JOMSBORG ELAG ITALY, il Chapter italiano della BROTHERHOOD of JOMSBORG, famoso gruppo internazionale di ricostruzione vichinga chiamato JOMSVIKINGS.



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Clan Arianrhod (Valtellina)
Il nome significa Ruota d’Argento: tra le costellazioni, essa è rappresentata dalla Corona Boreale che ha, appunto, la forma di una ruota di stelle. Il gruppo vive in un angolo di paradiso in Valtellina e il loro territorio, sulle pendici nord delle Alpi Orobiche, è suddiviso in due aree di attività: “Avalon”, luogo di studi e di sperimentazione Sciamanico-Druidica, e “Camelot”, punto di riferimento per le persone che hanno deciso di provare a sperimentare la coltivazione naturale, il lavoro comune e una vita a contatto con la natura.
A Trigallia 2005 il Clan Arianrhod era presente con la propria tenda alla Fiera dei Galli e ha portato alcune attività, le dimostrazioni di costruzione artigianale del bodhrán, tipico tamburo della musica tradizionale adottato in area celtica, a cura di Orso Bianco, mentre nel secondo week-end abbiamo ascoltato la Narrazione Bardica con Tairin Tre Rocce accompagnato dall’arpa di Clidna Stella del Mattino.
Il Clan Arianrhod, che ha formato anche l’associazione culturale Gent Salvadega (costituita esclusivamente da artigiani), si è presentato ufficialmente su Celtica 28.



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Clan del Lupo e della Civetta / Antichi Popoli (Toscana)
Uno dei loro scopi è far conoscere alla gente della Toscana la cultura dei Celti, le cui tradizioni continuano a vivere tutt’oggi. Il Clan si è sviluppato in terra etrusca dove la tribù dei Senoni ha fondato Siena. Si definisce il Borgrand, Villaggio di Confine, ultimo baluardo celtico meridionale. Producono il Bruciapelo, un digestivo a base di miele e spezie, e sono attivi da diversi anni partecipano a manifestazioni con conferenze, combattimenti e adattamenti teatrali di antiche leggende. Il Clan del Lupo e della Civetta, uno fra i gruppi storici più numerosi del nostro mondo celtico, è la sezione di rievocazione storica celtica dell’associazione culturale Antichi Popoli.
Da varie edizioni il Clan partecipa attivamente a Trigallia come gruppo di animazione in costume, il Clan del Lupo e della Civetta si è presentatto ufficialmente su Celtica 18.



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Clan della Cavalla Bianca (Padova)
Il gruppo si occupa di rievocazione storica e ricerca storico-archeologica «con i presupposti di crescere», come dicono loro stessi. Il loro tratto distintivo è che sono tutti cavallerizzi e fanno rievocazione storica insieme ai loro cavalli.
Ci raccontano: «Partecipiamo alle manifestazioni con i nostri cavalli e quindi, territorialmente, possiamo spostarci con il nostro camion e con sino a tredici cavalli in tutta l’area della Gallia Cisalpina, dal Veneto al Friuli alla Val d'Aosta, e possiamo scendere sino alla Toscana con la tempistica adatta ai preziosi compagni a quattro zampe che portiamo con noi».
A Trigallia 2005 il Clan della Cavalla Bianca ha curato l’iniziativa “A cavallo con i Celti”: tutti i giorni percorsi a cavallo nella natura del Delta.



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Clan Imbolc (Piemonte)
Il gruppo prende il nome dalla festa celtica di Imbolc, dedicata al risveglio delle energie della natura e alla dea Brigit che annuncia la primavera. Non fanno rievocazione storica ma intendono diffondere lo spirito celtico. Ecco i loro scopi: «Amare la Terra in ogni suo aspetto e adoperarsi perché l’antico ponte spirituale con gli esseri umani venga riaperto. Ritrovare il piacere della “diversità in infinite combinazioni”: ciascuno porta con sé il tesoro delle proprie radici e può arricchire gli altri ed essere a propria volta arricchito. Dare voce ai Sogni per narrare le storie che potrebbero essere dimenticate. Cercare nel passato, nel Tempo e nella Storia, perché il filo della memoria non si spezzi. Non lasciarsi sottrarre la Libertà».
Il gruppo organizza vari eventi culturali e il più recente è stato “Fantastici Mondi”, ciclo di incontri sul tema del fantasy, del fantastico e del leggendario conclusosi a metà aprile. I colori del tartan del Clan Imbolc, che trovate sul loro sito ufficiale, sono gli stessi del Clan Wallace, per gentile concessione di Seoras Wallace.
Motto del Clan Imbolc: Infinite Diversità in un’Unica Combinazione.



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Compagnia del Cardo e del Brugo (Passo del Brallo, Pavia)
A tutt’oggi la Compagnia del Cardo e del Brugo è il gruppo storico più numeroso del mondo celtico cisalpino e comprende circa sessanta persone unite dal comune amore per le Highlands, la loro cultura, la loro storia, ma che nel contempo vanno alla ricerca di quei legami fatti di tradizione e leggende che uniscono l’antica cultura celtica italiana e quella delle terre celto-norvegesi. Benché la zona di attività sia il Passo del Brallo (Oltrepò Pavese) sul versante lombardo dell’Appennino ligure, il gruppo riunisce persone da Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Nel giro di pochi anni la Compagnia è cresciuta molto nella ricostruzione storica e nelle attività di animazione, diventando partner prezioso di molti festival. A Trigallia 2005, insieme alla teuta Zingèl de Bedo hanno animato il villaggio celtico con gli Antichi mestieri, portato alcune conferenze e piantato le tende per l’intero periodo del festival nell’accampamento storico.
La Compagnia del Cardo e del Brugo si è presentata ufficialmente su Celtica n° 29, dove ha curato anche un articolo sulla Scozia e sulla popolazione Celto-Norvegese antenata degli Scozzesi attuali.



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Compagnia dei Falchi (Piemonte)
La Compagnia dei Falchi nasce nel 2004 dal desiderio di un gruppo di amici che, dopo varie esperienze in altri gruppi storici, concretizza l'idea di creare un proprio progetto e in particolare si rivolge a un’epoca storica molto interessante nell'area Nord-Italiana, il 1400.
Si decide quindi di creare una tipica Compagnia di Ventura. Le Compagnie di Ventura in quel secolo dilagheranno in Italia attraverso la Francia, la Savoia, la Lombardia e gli Stati Pontifici e diventeranno un fenomeno di grande rilievo nella realtà europea del XV secolo, anzi, saranno un elemento stabile che si trasformerà in un modo di vivere, in una parte integrante della società.
Gli stessi governanti se ne serviranno e combatteranno con loro, ma dopo cercheranno con difficoltà di liberarsene.
La Compagnia dei Falchi ricostruisce quindi il tipico accampamento dell'epoca '400 con studi su costumi, attrezzature, ambientazione e dimostrazioni di scherma.
Presenti a Trigallia con il proprio accampamento nel secondo weekend, hnno portato i corsi di spada gratuiti per adulti.



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Galli Boi / Compagnia del Fiore d’Argento (Bologna)
I Galli Boi sono vecchi amici di Trigallia e sono nati insieme al festival, nel 1998. Da molti anni attivi nel campo della ricostruzione storica medievale come Compagnia del Fiore d’Argento, gruppo storico composto da abilissimi arcieri e spadaccini, coniugano un’accurata ricerca storica con gli aspetti più strettamente agonistici e spettacolari di gare ed esibizioni. Parte della Compagnia ha formato la sezione celtica dei Galli Boi, che si rifà all’armamento e alle tecniche di combattimento di una tribù gallica locale presente stabilmente sul territorio del Bolognese almeno dal III secolo a.C. Negli anni la loro passione per la storia celtica si è affinata, permettendo loro di crescere nello studio e nella realizzazione dell’equipaggiamento come nell’interpretazione. Oggi hanno acquisito identità come vero gruppo storico dell’antica Bononia.
Esperti di arti marziali e scherma e protagonisti di duelli spettacolari, anche quest’anno cureranno regia e spettacoli di combattimento coordinando le esibizioni nel Cerchio delle Sfide. Collaborano alla regia dello spettacolo teatrale “La Dea delle Dune”, dove alcuni di loro sono anche fra gli interpreti principali. I Galli Boi sono stati intervistati da Celtica 25.



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Jomsvikings (Nord e Centro Europa)
Da quasi 15 anni la fratellanza degli Jomsvikings fa campagne in tutto il mondo. Tra le tappe più conosciute ci sono Svezia, Texas, Canada, Polonia, Norvegia, Danimarca, Belgio, Francia, Russia e ora finalmente l’Italia. Rievocati sono gli eroi e i mercenari leggendari delle ononime saghe Vichinghe, in cui gli Jomsvikings furono protagonisti delle più importanti battaglie del X secolo. Si narra che la loro base navale di Jomsborg, sul Mare Balcanico, ospitasse più di un centinaio di navi da guerra e che la loro confraternita si affidasse al proprio codice e a regole precise. Intorno all’odierno nucleo della fratellanza degli Jomsvikings c’è l’esercito di Jomsborg, composto da circa 500 guerrieri, con delegazioni della Jomsborgelag (ossia «la legge di Jomsborg») in tutto il mondo. Responsabili per la nascita dei più grandi mercati vichinghi, maestri d’armi nello stile nordico, il sistema di combattimento degli Jomsvikings è rispettato e seguito in tutto il mondo, cosi come la loro reputazione come guerrieri vichinghi, artigiani, e grandi personaggi. A Trigallia gli Jomsvikings hanno affiancato i Cavalieri della Commenda per le due giornate di spada vichinga con lo «Jomsvikings Fighting System».
Contatto e-mail con il responsabile Jomsvikings per l’Italia.



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Lingoni - Tribù del Cinghiale Bianco (Delta Padano)
La loro sede è vicino a Bondeno (Ferrara), sul territorio dove si stabilirono le tribù galliche dei Lingones, giunte sul delta padano dalla Gallia Transalpina. Il gruppo oggi è cresciuto: all’inizio del 2005 si è costituito come associazione culturale con il nome di Teuta Lingones ed è uno fra i gruppi storici più attivi nell’ambito della rievocazione. Il gruppo partecipa a Trigallia sin dal 2001 ed è presente ai principali festival celtici della Cisalpina, ma quest’anno diventa anche organizzatore del 1° Bundan Celtic Festival, che si svolgerà nell’ultimo week-end di luglio in riva al Po, in uno splendido parco golenale.
A Trigallia 2005 la Tribù del Cinghiale Bianco è immancabile nel casting dei rievocatori: fra i protagonisti nello spettacolo teatrale “La Dea delle Dune”, hanno partecipato attivamente all’accensione rituale dei fuochi e ad altri momenti di rievocazion. Il gruppo dei Lingoni si è presentato in via ufficiosa in Celtica 23.



     

Lupi Senones (Emilia Romagna)
Gruppo di amici e appassionati di storia e tradizioni locali, si riuniscono sotto il nome di Lupi Senones appositamente per Trigallia e partecipano al Festival come gruppo in costume e di animazione fin dalla prima edizione, radunando parte dei membri di un gruppo attivo in ambito medievale con il nome di Sparvieri Maledetti. Questi ultimi sono la compagnia di rievocazione storica di Bagnara di Romagna e portano in giro spettacoli di combattimento storico nelle varie tipologie di armi, incluse battaglie con le spade infuocate, battaglie campali, accampamento militare e dimostrazioni di vita da campo.
A Trigallia 2005, come nelle precedenti edizioni, i Lupi Senones sono presenti nel casting dei rievocatori e partecipano alle attività di ricostruzione e di animazione.



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Pobal ap Vaud (Canavese)
Il nome significa Popolo Figlio delle Alture. È un’associazione culturale celtica attiva da diversi anni sul proprio territorio e nella maggior parte delle feste celtiche, dove mette a disposizione la sua maturata esperienza nell’organizzazione di attività ludiche per i più piccoli. Le attività del gruppo storico spaziano dalla rievocazione alla danza, alla simulazione bellica.
A Trigallia 2005 erano presenti tutti e quattro i gruppi di cui Pobal ap Vaud è costituito. I Guardiani (salvaguardia delle tradizioni e del sapere) allestiranno un campo e una mostra su storia e cultura dei Celti con alcuni esempi di artigianato. Le Zanne (guerrieri) condurrano gli stage di spada per i bambini con spade e scudi da allenamento. I Falchi (cacciatori) condurranno gli stage di tiro con l’arco per i bambini con veri archi in legno e bersagli. Il Regno Segreto (narratori e danzatori) condurrà gli stage di danze popolari per bambini e adulti attraverso un percorso che unisce danze e leggende.
Il Pobal ap Vaud si è presentato ufficialmente in Celtica 24.



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Popolo di Brig (Brianza)
Nel luglio del 2003 nasceva il Clan del Corno, ma nell’aprile del 2004 buona parte del clan si stacca per formare il Popolo di Brig, gruppo di rievocazione storica apartitico e apolitico la cui finalità è quella di riscoprire e far conoscere la cultura e la storia celtica. Il nome deriva dal (probabile) antico appellativo della terra d’origine dei componenti del Clan, la Brianza, zona posta a nord di Milano e chiusa nel triangolo virtuale con vertici Monza, Lecco e Como (città che non fanno, però, parte della Brianza). Durante i festeggiamenti di Beltane 2004 a Mottalciata, il gruppo entra nell'Alleanza sul fuoco insieme agli attuali clan alleati, ovvero Compagnia del Cardo e del Brugo e Zingèl de Bedo. Principali attività: rievocazione storica, vita da campo, stage e conferenze, produzione e vendita prodotti (scudi, vestiti, artigianato vario, idromele e ippocrasso).
A Trigallia 2005, il Popolo di Brig si è unito alla Compagnia del Cardo e del Brugo per animare il villaggio con gli Antichi mestieri. Il Popolo di Brig si è presentato ufficialmente in Celtica 35.



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Popolo Salasso (Valle d’Aosta)
Associazione culturale di artigiani produttori di idromiele, gioielli e altri manufatti, si propone di fornire un punto di riferimento a quanti sono interessati alla cultura celtica nella zona che era l’antico territorio della tribù celtica dei Salassi: Valle d’Aosta e Canavese. La sede dell’associazione è a Pontboset (Aosta), nella Valle di Champorcher. Il Popolo Salasso racconta: «Sull'origine dei Salassi le ipotesi sono diverse, una di esse afferma che i Salassi fossero una tribù celtica stanziata in una zona dell’Europa Centrale e parte della cultura di Hallstatt, la quale, per un aumento della popolazione locale, si staccò dal sito originario seguendo l’antica via del sale e valicando i passi alpini giunse ad insediarsi nel Mediterraneo. Successivamente i Salassi si insediarono nell'attuale Valle d’Aosta e nel Canavese, sovrapponendosi ai gruppi etnici che già popolavano quelle terre».
Il Popolo Salasso ha una pagina internet attiva sul sito della Valle di Champorcher, dove puoi trovare un articolo storico introduttivo. Il gruppo organizza la Festa Celtica dei Salassi e si è annunciato in via ufficiosa su Celtica 24.



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Sagitta Barbarica (Insubria, sponde del Lago Maggiore)
Il gruppo è stato fondato nel 1998 ad Angera sulla sponde orientale del Lago Maggiore. Formato da appassionati di arcieria, archeologia sperimentale e storia antica, ricerca, ricostruisce e rievoca armi da lancio e da getto. Il campo di attività spazia dal celtico antico (V-IV secolo a.C.) all’Alto Medioevo, dedicando particolare attenzione all’arcieria del periodo meglio conosciuto come “secoli bui”. È lo spirito antico che anima la corporazione, composta da persone che, divertendosi, mettono a disposizione del prossimo conoscenza, studio e passione e divulgando la propria attività in Italia e all’estero. Tutti i manufatti, le armi e gli indumenti vengono riprodotti il più fedelmente possibile, fra le attività immancabili la costruzione artigianale di archi e frecce, l’arcieria storica e la rievocazione.
A Trigallia 2005: chi lo ha voluto ha potuto avvicinarsi al tiro con l’arco storico guidato dall’esperienza della Sagitta Barbarica.



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Teuta Retica (Prealpi Venete)
Gruppo di recente fondazione che si occupa di archeologia sperimentale e rievocazione storica del popolo dei Retii (o Reti), stanziato principalmente in due zone: la Bassa Rezia, lungo il corso dell’Adige dal Veronese al Sud Tirolo e nell’arco prealpino veneto e l'Alta Rezia, che comprende gran parte di Austria e Svizzera. La Teuta propone, in forma rievocativa, quelli che sono gli usi e i costumi finora provati dai ritrovamenti archeologici nell'arco prealpino. Fra le attività: riproduzione di utensileria domestica, armi, gioielleria e studio delle tecniche di combattimento, di caccia, di brigantaggio. Attiva nel ricercare le antiche tecniche erboristiche prealpine, con particolare attenzione per il Monte Summano, altura che domina la pianura vicentina, antico luogo di culto e oggetto tutt'oggi di studio; sui suoi pendii crescono più di 200 qualità di erbe officinali, catalogate dalla Teuta, altrimenti presenti solo a centinaia di chilometri di distanza. Si occupa inoltre della ricerca di ciò che rimane oggi di questo popolo nella lingua, nella tradizione orale e nelle discendenze.



     

Thaut Seenia Senones (Romagna)
Ben lungi dall’essere un gruppo di rievocazione storica, lotta per una maggiore responsabilità nell’utilizzo delle risorse e degli equilibri biologici, per il ripristino degli idiomi propri e le autonomie territoriali. La Thaut (teuta, tribù) fa parte del popolo dei Senones, grande tribù gallica stanziata nella Transapadana (a sud del Po) fino a Senigallia, l’antica Sena Gallica che ha preso il nome dai Senones. Oggi varie associazioni si riconoscono come Senones caratterizzandosi in gruppi locali. La Seenia Senones in particolare vuole tracciare un nuovo sentiero vitale per camminare in maniera sacra con Dana, nostra Madre Terra. Tradizionalisti convinti, auspicano la creazione del grande Cerchio dei Popoli Tribali dai Celti ai Vichingi, dai Lakota ai Maori, per una crescita spirituale che integri l’informatica ai festival solstiziali, l’agricoltura biologica alla chimica, e contro la schiavitù attuale. Il gruppo contribuisce alla costruzione del villaggio celtico di Trigallia, arricchendolo con le statue stele della Dea, del dio celtico Kernunnos e di altre potenze protettrici.



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Trigalli (Argenta)
Il gruppo storico fa capo all’associazione culturale Trigallia che organizza questo Festival. Si interessa di cultura celtica in Emilia Romagna, con particolare riferimento al territorio del delta del Po, con lo scopo di far conoscere e diffondere il più possibile la nostra storia “dimenticata”. Una particolare attenzione è dedicata al costume celtico dei popoli di epoca preromana. A proposito del nome: prima dell’invasione romana la pianura padana era abitata interamente dai Celti, o Galli, come venivano chiamati dai Romani; in particolare la zona in cui si svolge il Festival era un po’ il crocevia di tre tribù importanti (Senones, Galli Boi e Lingones), da qui il nome del festival Trigallia = tre Gallie.
I Trigalli hanno curato una serie di articoli sulla storia locale disponibili su questo sito: per approfondire il tema delle tre Gallie scarica le cartine e l’articolo Trigallia 3 tribù alla pagina Press dove, a fondo pagina, troverai un’ampia selezione di link di approfondimento sulle origini celtiche dell’Emilia Romagna.
Se vuoi conoscere gli enti patrocinanti del Trigallia Celtic Festival clicca su Patrocini, se vuoi conoscere i siti internet amici del festival clicca su Sostienici.



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Venigalli (Vicenza)
Il gruppo di Vicentini appassionati di cultura celtica e tradiziooni, riuniti nell’associazione culturale Silicon Kafe, con sede nella città di Thiene. I Venigalli organizzano periodicamente stage di scherma storica e vari incontri per approfondire le conoscenze celtiche sul territorio. Capotribù è il campione Akiki, che insieme ai suoi guerrieri ha reso possibile la nascita di un grande festival veneto: il Venigallia Celtic Festival, quest’anno alla sua seconda edizione e previsto per i giorni 20-21-22 e 27-28-29 maggio 2005, ovvero un mese prima del grande impegno con Trigallia. Sul loro festival i Venigalli raccontano: «Con i collegamenti ai vari siti archeologici, storici e naturali, aperti in occasione del Festival si vuole dare uno spunto culturale e nello stesso tempo veicolare delle realtà “fuori porta” che molti ancora non conoscono. Grande spazio viene dato alle attività per i bambini, depositari da sempre dei valori da consegnare al futuro».
Grandi amici di Trigallia presenti fin dalle prime edizioni, anche quest’anno i Venigalli hanno partecipato attivamente ai momenti di rievocazione e alla vita nel villaggio.



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Zingèl de Bedo - Teuta dei Senones (Romagna)
Il nome significa Cinghiale del Bidente in Romagnolo: Bidente è un fiume che scorre nel Forlivese, Bedo è il termine con cui lo chiamavano i Celti; il cinghiale è un animale sacro nella cultura celtica, presente da sempre in Romagna. Il gruppo storico si riconosce come parte del grande popolo dei Senones e si definisce teuta, termine indoeuropeo che si trova fin dal IV secolo a.C. tra le popolazioni celtiche in Italia e significa: tribù, comunità, popolo. Obiettivo primario: la riscoperta delle tradizioni e delle tracce celtiche nella cultura della Romagna a partire dalla lingua e, quindi, con particolare attenzione al dialetto. Due caratterizzazioni per i ruoli all’interno del gruppo: la parte Druidica e spirituale con organizzazione di cerimonie e feste del calendario celtico, studio del Brehon, ricerca delle tradizioni medico-popolari, studio delle erbe e della luna; l’Ambact con attività di ricostruzione storica e archeologia sperimentale, costruzione di scudi, spade e lance, produzione di capi d’abbigliamento per i membri del gruppo, produzione di idromele per le ricorrenze. La teuta Zingèl de Bedo si è presentata in Celtica 23.



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… e i Romani di Ars Dimicandi (Milano)
L'Istituto Ars Dimicandi, fondato e diretto da Dario Battaglia, nasce nel 1994 con l’iniziale obiettivo di recuperare nella pratica, su basi scientifiche, le forme di combattimento ginnastiche e schermistiche dell’antichità classica greco-latina. Questo progetto, il primo di una lunghissima serie, recupera discipline ginnastiche come Pygmachia (pugilato antico), Orthepale (lotta antica), Pankration (combattimento integrale) e scherma gladiatoria. L’Istituto ha intrapreso per primo in assoluto la sperimentazione sugli assedi romani, applicando con successo le prime azioni di assalto a mura fortificate con testuggine ‘absidale’ e torre d’assedio. Ars Dimicandi è anche casa editrice con le collane monotematiche “Così combattevano i gladiatori” e “Pugnare a Olympia”, che pubblicano i risultati sperimentali di 12 anni di ricostruzione e archeologia sperimentale.
Nel 2004, sotto lo pseudonimo Gordon Russell, Dario Battaglia ha pubblicato il suo primo romanzo storico “Il Grande Gladiatore” (edito da Piemme). Nel 2005 le tecniche militari romane di Ars Dimicandi confluiscono nell’epica battaglia di Alesia per il film americano “Roma” e con il suo esercito romano era presente anche a Trigallia nella battaglia campale fra Galli Boi e Senoni delle due domeniche: 19 e 26 giugno.

GRUPPI STORICI PARTECIPANTI

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Adui (Milano)
Gruppo di rievocazione storica che, attraverso l’archeologia sperimentale, riproduce la vita, in pace e in guerra, di un’ipotetica tribù della Gallia Cisalpina dell IV-III secolo a.C. (dal Sacco di Roma alla seconda Guerra Punica). Il nome si riferisce al territorio solcato dall’Adda, così chiamato in onore della dea Adua, dove il gruppo si colloca; in particolare nella zona di Cassano d'Adda (Cassanus = Quercia), che si presume facesse parte della Confederazione Insubre.
Gli Adui raccontano: «Grazie all’attenta ricerca e allo studio dei reperti ritrovati e alla collaborazione di archeologi che trattano scavi nelle zone limitrofe all’Adda, zona con alcuni fra i maggiori ritrovamenti dell’Insubria gallica orientale, ricostruiamo abiti e oggetti sui modelli dell’epoca e trattiamo gli aspetti politici, religiosi e bellici di una tribù del mondo celtico». L’interesse del gruppo è culturale e divulgativo, ma non mancano l’intrattenimento, lo spettacolo e la rievocazione di antichi mestieri.



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Cenomani Ribelli (Milano)
Nel 197 a.C. alcuni giovani guerrieri Cenomani avevano ascoltato la voce del loro cuore e non quella dell’opportunità politica e avevano rotto l’alleanza stipulata con Roma dai loro pavidi capi per gettarsi a combattere insieme agli altri Celti in quella che successivamente venne denominata "Fratellanza Gallica". Nel XXI secolo è nato questo gruppo di rievocazione che si propone gli stessi intenti di cuore.

I Cenomani Ribelli di Milano, insieme a un altro gruppo di Cenomani (del Bresciano) hanno realizzato il reportage fotografico “Celtic Camping”, pubblicato da Celtica 36, dove forniscono un esempio pratico di come si monta la tenda storica.

   
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Clan dei Cani Sciolti (Gallia Cisalpina)
Siamo un gruppo di rievocatori di provenienze diverse, fra noi abbiamo persone di altri clan che appartengono anche al nostro, questo perché siamo Cani Sciolti. E in qualità di Cani Sciolti indossiamo un segno di riconoscimento.
Attualmente siamo in 25 persone e il nostro accampamento storico è composto da quattro tende nere; nere perché ci spostiamo di giorno e dormiamo di notte ma non dobbiamo farci vedere.
Il nostro stendardo espone i colori nero e giallo. Al centro è raffigurato un simbolo antico ripresto da una moneta dei Senoni emigrati; il simbolo è nato a Trigallia 2003. Sullo stendardo compaiono anche i due cani, sempre ripresi da un’antica raffigurazione. Produciamo spade di ferro e apparteniamo all’Allleanza sul fuoco insieme alla compagnia del Cardo e del Brugo, il Popolo di Brig e gli Zingèl de Bedo.



Clan dei Custodi di Avalon (Bologna)
Presentazione a cura di Aurvendill: «Il nostro clan nasce nel dicembre 2003 in un pub irlandese dove, dopo una brevissima discussione, io e altri cinque ragazzi tra i 18 e i 35 anni decidiamo di fondare un gruppo nuovo, giovane sia per mentalità che per le attività. Ed è così che cominciamo a girare per le feste celtiche e a farci conoscere come organizzatori di feste medievali nella nostra bella città... Bologna.
Nel 2004 abbiamo partecipato alla Festa dei Salassi in Valle d’Aosta, al Nubilaria Celtic Festival di Novellara, alle Lunghe Notti Celtiche di Thiene, mentre nel 2005 siamo stati già stati presenti alla festa di Beltane a Ornavasso e saremo a Trigallia, alla Festa dei Salassi, a Nubilaria e a tante altre. Amici strettissimi di Barbarian Pipe Band, Compagnia del Cardo e del Brugo, Clan dei Cani Sciolti, Popolo di Brig e Pobal ap Vaud, speriamo di far divertire ed emozionare tutti grazie ai nostri piccoli riti intorno al fuoco.»
Il Clan dei Custodi di Avalon è presente anche nel grande censimento dei gruppi celtici nazionali (oltre 70) pubblicato su Celtica 30.


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Mansio Templi Parmensis (Parma)
Libera associazione creata da un gruppo di amici di Parma appassionati di Storia e di Medioevo in particolare. Folgorati dalle contraddizioni delle Crociate, hanno deciso di vestire i panni dei monaci-guerrieri noti con il nome di Cavalieri del Tempio o, più comunemente, Templari. Il periodo storico che rievocano si inquadra tra il 1118 e il 1314, ossia dalla data di fondazione dell’Ordine fino alla data della morte sul rogo dell'ultimo Gran Maestro Templare, Jacques de Molay.
Studiando le testimonianze storiche, hanno voluto ricostruire il più fedelmente possibile armatura, abbigliamento e armi di questi leggendari crociati. Fabbricano personalmente elmi, cotte di maglia, spade e camagli realizzati intrecciando con pazienza, uno dopo l'altro, anelli di ferro. Con questi costumi di grande effetto cromatico (ai mantelli bianchi con la caratteristica croce rossa dei cavalieri si uniscono i colori caldi degli abiti delle donne pellegrine verso la Terrasanta…), dal 1994 fino a oggi hanno rallegrato molti castelli e feste medievali. Li incontreremo anche a Trigallia dove apriranno una “finestra templare”.



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Nemeton Ruis (Milano e Monza)
Nemeton significa «cerchio sacro». Ruis è il Sambuco, pianta europea con proprietà terapeutiche e sacra agli antichi Celti. La pianta del Sambuco è collegata all’aspetto femminile del divino, è considerata la guardiana della Porta dell’Aldilà in entrambi i sensi (quindi, sia della morte che della nascita) e perciò il fattore indispensabile per l’equilibrio della vita.
Tra le finalità del gruppo storico: «Lo studio della tradizione e della storia dei Celti antichi, che consideriamo nostri Avi, la riscoperta delle antiche tradizioni folcloriche e religiose, le tecniche antiche di artigianato che ai giorni nostri, con la forte industrializzazione, si stanno perdendo».
Motto del gruppo: la Roda l’intress e il sambüc in dal mess!! (la Ruota l’intreccio e il sambuco nel mezzo). Presentazione del gruppo pubblicata in Celtica n° 29.
Nel sito internet del Nemeton Ruis segnaliamo meritevoli di attenzione le pagine dedicate all’eroristeria e alle “piante magiche”, con schede ben curate.



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Nubilaria Touta Boica (Novellara, Reggio Emilia)
Il gruppo di rievocazione storica si è formato all’interno dell’associazione Brumen (da «bruma», la nebbia della Val Padana) che organizza l’apprezzatissimo Nubilaria Celtic Festival di Novellara. I membri della Nubilaria Touta Boica si presentano così: «Siamo sognatori padani, avvolti nella nostra nebbia, sempre pronti ad illuminare il cammino di viandanti, pellegrini ed errabondi. Siamo degli zingari stanziali, con la mente in perenne movimento e il corpo ben ancorato alla Madre Terra. La nostra spiritualità è la concretezza e il nostro modo di far festa è così coinvolgente che richiama, per qualsiasi evento, moltissime anime. Abbiamo voluto fare qualcosa di nuovo e di antico allo stesso tempo. Vogliamo ingraziarci gli dei, quali essi siano, e farli gioire con noi. Così è nata l’idea del nostro festival, e così noi speriamo che possiate rispondere al nostro richiamo con la stessa sincerità con cui è stato inviato».
Oltre all’impegno per il proprio festival, il gruppo promuove ricerche storiche e culturali miratamente celtiche nel territorio locale.



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Teuta ap Palug (Verona)
Un gruppo di amici di Verona e dintorni, che guidato dalla passione e dalla curiosità per la cultura celtica, ha fuso le proprie radici in un unico ceppo. Fondato intorno al nucleo originario dei Fianna apPalug (sempre di Verona), il gruppo si evolve nell'estate 2004 in quella che attualmente è l’Associazione Culturale Teuta ApPalug, gruppo di rievocazione storica apolitico, apartitico e non lucrativo.
L’equilibrio che ciascuno ha instaurato con gli altri membri del gruppo e la passione per l’arte celtica, riesce a dare la creatività e i giusti stimoli che danno origine all’ampia gamma di artigianato. Spicca, per citare un esempio, la produzione del loro famoso Idromele di Castagno (che non contiene l'aggiunta di alcool tra gli ingredienti) che, grazie ai molti consensi tra i vari clan, rimane il principale prodotto della Teuta. Grazie a collaborazioni e conoscenze esterne in ambito specialistico, la loro attività si sta spingendo sempre più verso la divulgazione della cultura celtica anche in tema di archeologia sperimentale. Nel 2004, durante il festival “Le lunghe notti celtiche” a Thiene, il gruppo stringe un patto di amicizia con la Compagnia del Cardo e il Brugo, alleanza che si mantiene ancora oggi ben salda e che viene rinvigorita in ogni occasione.

   
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