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 SAN PATRIZIO
La festa irlandese che ha conquistato il mondo

Il 17 marzo è il St. Patrick’s Day e in tutto il mondo si ricorda il patrono dell’Irlanda, un monaco avventuroso che nel V secolo rinvigorì il Cristianesimo. In una Dublino dipinta di verde si festeggia con balli e cortei. E non solo a Dublino


Musica, buon bere e festa per una settimana Saint Patrick’s Day a Dublino
Non tutti i paesi possono vantarsi di festeggiare il proprio patrono per quasi una settimana, ma in Irlanda questa è la regola.
Il 17 marzo, anniversario della morte di San Patrizio, a Dublino, come nel resto dell’isola, si organizzano parate e manifestazioni, fin dai giorni precedenti. La tradizione richiede che si indossi un trifoglio e ci si vesta di verde, così l’evento si trasforma in una marea umana color smeraldo.
Il St. Patrick’s Day si tiene dal 1737 ed è considerato il più grande festival irlandese, una grandiosa festa di quattro giorni all’insegna della musica e degli spettacoli teatrali, caratterizzata da parate in costume, recite di strada, fuochi d’artificio ed esibizioni di danza.

Per gli irlandesi sono sufficienti due ingredienti perché il divertimento (“craic”) sia assicurato: la musica e il buon bere. Ma durante le giornate di festa è possibile visitare monumenti, musei e dimore storiche, alcune abitualmente chiuse ai turisti.

Un eccezionale spettacolo pirotecnico è previsto la sera del 16 marzo, The Sky Fest, dove ciascuno dei fuochi d’artificio si coordina a un’apposita colonna sonora. Il 17 marzo ha luogo la parata ufficiale: agli artisti di strada si mescolano giocolieri, clowns, maghi e ballerini, che si intrufolano tra le auto d’epoca e la banda musicale.


Un’isola in festa Saint Patrick’s Day, banda musicale
Il Saint Patrick’s Day si festeggia non solo a Dublino, ma in tutte le comunità irlandesi del mondo, dagli Stati Uniti (New York soprattutto) all’Australia; a maggior ragione in Irlanda.
A Cork una colorata parata attraversa le vie della città; a Galway, che vanta la più forte tradizione celtica e gaelica, suonano musicisti provenienti dalla Scozia e dalla Bretagna. Killarney si riempie di maghi, clowns e artisti. Mayo organizza la parata più grande d’Irlanda, in una festa che qui dura una settimana; al programma si aggiungono un esilarante Mayo Pub Tour e una gara di tiro con l’arco. A Sligo, la St. Patrick’s week diventa una vera e propria espressione della vitalità culturale irlandese. Sulle rive del fiume Shannon, Limerick festeggia la giornata in un’ambientazione naturale di grande suggestione. A Tallagh, ai piedi delle montagne di Dublino, alla parata fanno seguito una ricca serie di eventi culturali, spettacoli teatrali e musicali.


Ma chi era San Patrizio? Dublino, statua di San Patrizio
Per molti San Patrizio è semplicemente il patrono dell’Irlanda. Per altri è un’occasione di fare baldoria con gli amici, visto il proliferare nelle città italiane di pub irlandesi che, la sera del 17 marzo, organizzano feste a tutta birra. Per i più attenti, forse, è anche “quello del trifoglio”. Eppure, forse non tutti sanno che c’è stato un momento, nella storia, in cui il Cristianesimo fu salvato da un’isola e da un uomo: l’Irlanda e Patrizio.

Nel V secolo l’Europa era sconvolta, lacerata in lungo e in largo dalle popolazioni barbariche. Crollava l’Impero Romano ed entravano in crisi certezze e istituzioni. Ma in Irlanda sorgeva una comunità monastica “celtico-cattolica”, con un vento di rinascita, che nei secoli successivi si sarebbe steso sul continente, risollevandolo dalla rovina, nel nome di un Cristianesimo genuino.
Motore di questo fenomeno furono quei monaci che, dapprima, diffusero la parola di Cristo nelle irrequiete terre irlandesi e da qui, in più viaggi, irradiarono l’Europa intera. Il cuore della memoria di tutto questo è naturalmente l’Irlanda: a Dublino il 17 marzo si tengono grandiosi festeggiamenti nel nome del Santo e la stessa isola presenta centri di straordinario interesse in cui Patrizio predicò e fondò monasteri e chiese.


Tutti i luoghi del Santo San Patrizio scaccia i serpenti
San Patrizio nacque in Scozia fra il 385 e il 390, figlio di un centurione romano. A sedici anni fu rapito, venduto e portato sulle colline irlandesi di Slemish; dopo sei anni di schiavitù fuggì e ritornò a casa. Divenuto monaco, la sua opera di conversione fu massiccia e originale: a Saul istituì la prima chiesa, evangelizzando il capo clan, il quale gli donò un granaio dove officiare messa. Ad Armagh fondò la Church of Ireland Cathedral, oggi capitale religiosa del Paese, mentre a Croagh Patrick, secondo la tradizione, scacciò i serpenti con il suono di una campana.


Cristianità e trifoglio, simboli di San Patrizio Trifoglio, arma di conversione
Sull’isola di Lough Dergh, a sud est di Donegal, il santo trascorse quaranta giorni di preghiera e digiuno e alla Rocca di Cashel  (Tipperary) spiegò ai fedeli il concetto di Trinità utilizzando un trifoglio. La piantina sarebbe poi divenuta il simbolo dell’Irlanda. Patrizio riuscì a trasmettere il messaggio di Gesù coniugando il diritto della natura con il Vangelo. Il futuro patrono dell’isola viaggiò poi in Gallia e in Italia, per fare ritorno in Irlanda come vescovo, dove fondò diversi monasteri.
Patrizio morì il 17 marzo del 461 e pare che le sue spoglie riposino presso la Cattedrale di Downpatrick.

L’articolo è tratto da “Vacanze nella Storia” n° 3 »


St. Patrick’s Day web e video

   
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