FESTE CELTICHE
In questa sezione trovi informazioni e
approfondimenti sulle quattro Festività principali dei Celti e sulle quattro
celebrazioni intermedie che coincidono con i solstizi e gli equinozi.
Appartenenza alla Natura: scoprirai che il
ciclo annuale dei Celti e di tutte le tradizioni native (nativi americani,
amerindi, australiani, etc.) viene scandito con rituali e feste appropriate
alla stagione che si sta attraversando, armonizzando così con il Grande
Ciclo della Vita da sempre presente in natura.
Metà Oscura e Metà Chiara
Il calendario celtico si suddivide in due semestri: uno “invernale”,
collegato all’inizio della Metà Oscura dell’anno, e l’altro “estivo”,
collegato all’inizio della Metà Chiara.
Anche i mesi celtici iniziavano con ATENOUX, la Metà Oscura, che rappresenta
il Rinnovamento.
Per gli antichi Celti il giorno iniziava al tramonto del sole, ecco perché
troverai segnalate le celebrazioni sempre “a cavallo” fra due giornate.
Le quattro grandi Festività celtiche
I Celti celebravano quattro grandi festività annuali legate ai cicli della
Natura e alle sue stagioni:
Samhain,
Imbolc,
Beltane e
Lughnasadh. Erano chiamate anche «Feste del Fuoco» perché in queste
occasioni avveniva l’accensione di un fuoco druidico rituale.
Consistenti tracce di queste antiche celebrazioni si ritrovano nella cultura
popolare e contadina di tutta Europa e si celebrano in varie forme ancora
oggi.
VIDEOCLIP: Il Calendario celtico
tratto da "I CELTI" Mostra a Palazzo Grassi, 1991 Consulenza
Scientifica: Prof. Daniele Vitali.
|
|
|
Samhain
Tradizionalmente si celebra, a partire dal tramonto del sole, tra il 30
ottobre e il 1° novembre.
Samhain, conosciuta anche come Capodanno Celtico, segnava l’inizio dell’anno
nel calendario celtico. Era il momento in cui la terra si preparava per la
semina; spiritualmente l’essere umano preparava il terreno interiore per
accogliere nuove forze e progetti.
Samhain segnava il tempo della fine dell’estate, il tempo della semina e
l’inizio della Metà Oscura dell’anno. In questa notte si apriva la
misteriosa porta fra l’Aldiqua e l’Altromondo (l’Aldilà): gli spiriti degli
antenati e degli dèi entravano in contatto con il mondo terreno.
Possiamo ritrovare tracce indelebili di questa festività nelle celebrazioni
cristiane di Ognissanti, nella Festa dei Morti (2 novembre) e nella sua
versione più giocosa e più commerciale, la festa di Halloween.
Imbolc
Tradizionalmente si celebra, a partire dal tramonto del sole, nella notte
tra il 31 gennaio e il 1° febbraio. È detta anche “festa del latte”
poiché pare che la celebrazione coincidesse con il primo fiorire del latte
nelle mammelle delle pecore. A Imbolc molti ”segni” annunciano il rifiorire
della vita: pur essendo il tempo dell’inverno, tuttavia è anche il tempo in
cui i semi iniziano a germogliare nella terra e nello spirito umano, il
tempo in cui tutto si prepara per accogliere la primavera imminente e il
risveglio della natura.
Imbolc era la grande Festività di “lustrazione” (purificazione) dedicata
all’importante dea celtica Brigit (chiamata anche Brighid), il cui
nome significa “altissima”. Nel Cristianesimo corrisponde alla Purificazione
della Vergine, celebrazione che a sua volta segna la vigilia della Candelora
(2 febbraio).
Beltane
Tradizionalmente si celebra, a partire dal tramonto del sole, nella notte
tra il 30 aprile e il 1° maggio. Era la Festività dedicata ai riti per
la fertilità e per la propiziazione dei raccolti, segnava il tempo della
fine dell’inverno e l’inizio della Metà Chiara dell’anno. Secondo la
tradizione celtica era il periodo di Nerz, la Forza-Vitalità-Potere che
porta a manifestare sul piano fisico e materiale le energie della vita.
A Beltane in antichità si spegnevano tutti i fuochi dentro le case, si
preparava un grande falò rituale e con la sua fiamma si riaccendevano i
fuochi domestici. Ritroviamo questa festa profondamente intessuta nel
folclore europeo con le tradizionali feste del Maggio.
Lughnasad
Tradizionalmente si celebra, a partire dal tramonto del sole, nella notte
tra il 31 luglio e il 1° agosto.
È l’ultima grande Festività che chiude il ciclo del calendario celtico, si
svolgeva in piena estate, stagione in cui la Terra dà frutti in abbondanza.
In questa occasione si celebrava la grande festa del raccolto e del
ringraziamento, era dedicata al dio Lug nel suo aspetto di
distributore di ricchezze.
A Lughnasadh avvenivano le grandi riunioni fra le tribù, dove ci si
scambiava notizie, si creavano alleanze e vecchi amici lontani si potevano
riabbracciare.
Le quattro feste intermedie: gli Albans
Sappiamo dunque che l'anno celtico era diviso in due metà, il buio e la
luce. Samhain era l’inizio della metà oscura, con il suo opposto, Beltane,
che dava inizio alla metà luminosa dell’anno. Fra queste due “porte”
cadevano Imbolc, il 1 febbraio, e Lughnasadh o Lammas, festeggiato il 1
agosto. Queste festività dividevano in quattro parti l’anno celtico. Questi
quarti erano divisi ancora una volta dai solstizi e dagli equinozi,
conosciuti nella tradizione druidica come i quattro Albans: scandivano il
tempo intermedio fra le grandi Festività e venivano chiamati Feste di Luce.
Noi siamo abituati a considerare solstizi ed equinozi come l’inizio
convenzionale delle stagioni nel nostro calendario, ma per i popoli antichi
erano ulteriore occasione per celebrazioni sacre e alcune di esse sono
presenti, in altre forme, anche ai giorni nostri.
Non si tratta di festività celtiche nel senso proprio del termine, poiché si
tratta di celebrazioni presenti nella tradizione pagana di molti popoli,
inclusi i Celti.
I nomi druidici e quelli pagani più conosciuti per le quattro feste
intermedie, sono i seguenti:
Alban Arthuan o
Yule - solstizio d’inverno: 21 dicembre
Alban Eiler od Ostara - equinozio di primavera: 21 marzo
Alban Heruin o Litha - solstizio d’estate: 21 giugno
Alban Elved o Mabon - equinozio d’autunno: 21 settembre
|