I Celti in Italia
In Italia i Celti si stanziarono nell’area che gli
storici chiamano
Gallia Cisalpina: è il territorio che dalle Alpi
scende a sud comprendendo la pianura Padana, parte dell’Appennino
settentrionale e parte dell’Italia nord-orientale lungo la costa
Adriatica.
A Golasecca, città sulla riva del fiume Ticino, all’inizio del 1800
furono rinvenuti i primi resti di un’importantissima cultura che prese
il nome del luogo. La cultura di Golasecca si sviluppò a partire
dal XII-X secolo a.C., era diffusa nell’alta valle del Ticino, nell’Ossola,
nella medio-alta pianura del Piemonte e della Lombardia fra il Sesia e
il Serio e fino al Padus flumen (fiume Po). Le iscrizioni rinvenute in
zona dimostrano che queste popolazioni parlavano già una lingua celtica;
in questa area propria dei Leponti, che nel VI-V sec. a.C. furono
i
primi Celti a utilizzare la scrittura. Fino a poco tempo fa definita protoceltica, secondo
gli studi archeologici più recenti la cultura di Golasecca si sta
configurando come la prima Età del Ferro in Europa.
Alcune fra le principali tribù celtiche presenti fra il V e il II secolo
a.C. furono i Taurinis, stanziati nell’attuale Piemonte, gli
Insubres (Piemonte orientale, Lombardia centro-occidentale e parte
del Canton Ticino), gli Orobii e i Leponti (Lombardia
settentrionale), i Cenomani (Lombardia orientale, Veneto
sud-occidentale, parte del Trentino e dell’Emilia).
Lingones e Boi si stanziarono nella valle Padana a sud del
Po (Gallia Cispadana) e i Senones nel territorio costiero della
Romagna spingendosi fino ai rilievi appenninici e più sud fino alle
Marche dove fondarono Senigallia, l’antica Sena Gallica.
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La cultura di
Golasecca tratto da "I CELTI" Mostra a
Palazzo Grassi, 1991 |
Celti nel Delta
Padano: Galli Boi, Lingoni e Senones.
Voci: Gianni Musy e Daniela Debolini - Riprese:
Moreno Salvigni - Montaggio: David Autunnale |
I Galli di Brenno
tratto da "I CELTI" Mostra a Palazzo Grassi, 1991 |
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