Trigallia 2005
|
Festival 2005,
le novità della nuova edizione del festival.
Momenti Magici, per scoprire
cosa ha reso indimenticabile questa edizione del festival.
Concerti, tutti gli artisti
che hanno suonato sul palco e nei prati della festa.
Animazione, spettacoli,
stage, attività e dimostrazioni.
Extra, concorsi, mostre,
conferenze e altro ancora.
TuttiGalli, i gruppi
storici intervenuti a Trigallia.
Programma, tutte le date e
gli orari delle attività.
|
Le Fotogallery
|
Queste pagina sono dedicate alle fotografie più belle
curiose...
- Trigallery Press, le
foto ufficiali di Trigallia.
- Trigallery Amici, le
foto scattate dagli amici a Trigallia.
- Lettere a Trigallia, per
leggere le lettere inviate a Trigallia nei giorni dopo il festival.
- Le Feste, l’Album
fotografico dedicato alle feste celtiche in giro per l’Italia (e non
solo...).
|
Spot
|
I videoclip che pubblicizzano Trigallia Celtic
Festival 2005
-
SPOT (1)
-
SPOT (2)
-
SPOT (3)
|
|
|
Sfilata Gallica ad Argenta
Sabato 18 giugno: alle ore 17.00 appuntamento in paese, presso il
Centro Culturale “I Cappuccini”, per l’ormai tradizionale Sfilata
Gallica di inaugurazione del Trigallia Celtic Festival, accompagnata
dal rullio incessante dei tamburi e dal potente suono delle
cornamuse.
I gruppi storici hanni sfilato in parata lungo le vie principali di
Argenta con i costumi celtici, i colori e gli stendardi che
identificano la propria tribù, guidati dai carri celtici da guerra
trainati dai cavalli e dai musicisti itineranti dei Ritmi Tribali.
Immancabile la sosta nella piazza comunale, con brindisi all’inizio
del festival fra musiche e danze. |
|
GRUPPI STORICI ATTIVI, PRESENTI AL
FESTIVAL |
|
Associazione Camelot -
Artisanat Séltich Piemont (Piemonte, Bretagna, Romagna)
Camelot nasce come unione spontanea di persone che si propongono di
svolgere attività ricreative, culturali e ambientali con
l’organizzazione di passeggiate, visite guidate in ambienti di
interesse naturalistico, paesaggistico e storico, iniziative di
sensibilizzazione ambientale e realizzazione di corsi,
manifestazioni e spettacoli. Camelot si dedica alla cultura celtica,
in particolare alla ricerca e alla storia dell’artigianato e
dell’arte del periodo storico cisalpino e ha dato origine all’Artisanat
Séltich Piemont. Il nome significa Artigianato Celtico Piemonte ma
insieme ai Piemontesi ci sono anche Romagnoli e Bretoni, abilissimi
produttori di gioielli, armi, abiti, accessori in pelle e cuoio,
statuaria in argilla, scudi, elementi di armature e tanti altri
prodotti, tutti costruiti interamente a mano con tecniche di
lavorazione antiche. Tutti i prodotti sono basati su accurate
ricerche storiche ed archeologiche o ispirati a elementi
tradizionali e mitologici relativi alla civiltà celtica continentale
e gallo-cisalpina. Presentazione di Camelot e del gruppo di
artigiani in
Celtica n° 23. |
|
|
|
Cavalieri della Commenda – I
Liguri (Recco, GE)
Dopo 11 anni di onorata carriera, i Cavalieri della Commenda hanno
al loro attivo più di 150 manifestazioni in tutto il pianeta. Tale
successo è dovuto maggiormente a una lunga esperienza nel
combattimento, sia nella ricostruzione storica che nel mondo delle
arti marziali. La specializzazione del gruppo nel corso di questi
anni ha permesso di ampliare gli stili di combattimento in un
periodo che va dal IX secolo (periodo vichingo) alla quello della
prima meta del XV secolo. Le due linee fondamentali del gruppo
mantengono distinti i due propri stili di combattimento: show
fighting e full-contact fighting. Due diversi allenamenti e due
diverse preparazioni permettono, da una parte, di creare spettacoli
di sicuro effetto e dall’altra di dare ai membri della Compagnia,
attraverso, appunto, il combattimento a contatto pieno, competizione
e soddisfazione.
A Trigallia 2005 la Commenda entra ufficialmente nel mondo celtico
con il nome del popolo della propria terra d’origine: I LIGURI.
Inoltre, con l’attività di spada vichinga è presente ufficialmente
in veste di JOMSBORG ELAG ITALY, il Chapter italiano della
BROTHERHOOD of JOMSBORG, famoso gruppo internazionale di
ricostruzione vichinga chiamato JOMSVIKINGS. |
|
|
|
Clan Arianrhod (Valtellina)
Il nome significa Ruota d’Argento: tra le costellazioni, essa è
rappresentata dalla Corona Boreale che ha, appunto, la forma di una
ruota di stelle. Il gruppo vive in un angolo di paradiso in Valtellina e
il loro territorio, sulle pendici nord delle Alpi Orobiche, è suddiviso
in due aree di attività: “Avalon”, luogo di studi e di sperimentazione
Sciamanico-Druidica, e “Camelot”, punto di riferimento per le persone
che hanno deciso di provare a sperimentare la coltivazione naturale, il
lavoro comune e una vita a contatto con la natura.
A Trigallia 2005 il Clan Arianrhod era presente con la propria tenda
alla Fiera dei Galli e ha portato alcune attività, le dimostrazioni di costruzione artigianale del bodhrán, tipico
tamburo della musica tradizionale adottato in area celtica, a cura di
Orso Bianco, mentre nel secondo week-end abbiamo ascoltato la Narrazione Bardica con Tairin Tre Rocce accompagnato dall’arpa di Clidna Stella del
Mattino.
Il Clan Arianrhod, che ha formato anche l’associazione culturale Gent
Salvadega (costituita esclusivamente da artigiani), si è presentato
ufficialmente su
Celtica 28. |
|
|
|
Clan del Lupo e della Civetta / Antichi Popoli
(Toscana)
Uno dei loro scopi è far conoscere alla gente della Toscana la cultura
dei Celti, le cui tradizioni continuano a vivere tutt’oggi. Il Clan si è
sviluppato in terra etrusca dove la tribù dei Senoni ha fondato Siena.
Si definisce il Borgrand, Villaggio di Confine, ultimo baluardo celtico
meridionale. Producono il Bruciapelo, un digestivo a base di miele e
spezie, e sono attivi da diversi anni partecipano a manifestazioni con
conferenze, combattimenti e adattamenti teatrali di antiche leggende. Il
Clan del Lupo e della Civetta, uno fra i gruppi storici più numerosi del
nostro mondo celtico, è la sezione di rievocazione storica celtica
dell’associazione culturale Antichi Popoli.
Da varie edizioni il Clan partecipa attivamente a Trigallia come gruppo
di animazione in costume, il Clan del Lupo e della
Civetta si è presentatto ufficialmente su
Celtica 18.
|
|
|
|
Clan della Cavalla Bianca (Padova)
Il gruppo si occupa di rievocazione storica e ricerca
storico-archeologica «con i presupposti di crescere», come dicono
loro stessi. Il loro tratto distintivo è che sono tutti cavallerizzi
e fanno rievocazione storica insieme ai loro cavalli.
Ci raccontano: «Partecipiamo alle manifestazioni con i nostri
cavalli e quindi, territorialmente, possiamo spostarci con il nostro
camion e con sino a tredici cavalli in tutta l’area della Gallia
Cisalpina, dal Veneto al Friuli alla Val d'Aosta, e possiamo
scendere sino alla Toscana con la tempistica adatta ai preziosi
compagni a quattro zampe che portiamo con noi».
A Trigallia 2005 il Clan della Cavalla Bianca ha curato l’iniziativa
“A cavallo con i Celti”: tutti i giorni percorsi a cavallo nella
natura del Delta. |
|
|
|
Clan Imbolc (Piemonte)
Il gruppo prende il nome dalla festa celtica di Imbolc, dedicata al
risveglio delle energie della natura e alla dea Brigit che annuncia
la primavera. Non fanno rievocazione storica ma intendono diffondere
lo spirito celtico. Ecco i loro scopi: «Amare la Terra in ogni suo
aspetto e adoperarsi perché l’antico ponte spirituale con gli esseri
umani venga riaperto. Ritrovare il piacere della “diversità in
infinite combinazioni”: ciascuno porta con sé il tesoro delle
proprie radici e può arricchire gli altri ed essere a propria volta
arricchito. Dare voce ai Sogni per narrare le storie che potrebbero
essere dimenticate. Cercare nel passato, nel Tempo e nella Storia,
perché il filo della memoria non si spezzi. Non lasciarsi sottrarre
la Libertà».
Il gruppo organizza vari eventi culturali e il più recente è stato
“Fantastici Mondi”, ciclo di incontri sul tema del fantasy, del
fantastico e del leggendario conclusosi a metà aprile. I colori del
tartan del Clan Imbolc, che trovate sul loro sito ufficiale, sono
gli stessi del Clan Wallace, per gentile concessione di Seoras
Wallace.
Motto del Clan Imbolc: Infinite Diversità in un’Unica Combinazione. |
|
|
|
Compagnia del Cardo e del Brugo
(Passo del Brallo, Pavia)
A tutt’oggi la Compagnia del Cardo e del Brugo è il gruppo storico
più numeroso del mondo celtico cisalpino e comprende circa sessanta
persone unite dal comune amore per le Highlands, la loro cultura, la
loro storia, ma che nel contempo vanno alla ricerca di quei legami
fatti di tradizione e leggende che uniscono l’antica cultura celtica
italiana e quella delle terre celto-norvegesi. Benché la zona di
attività sia il Passo del Brallo (Oltrepò Pavese) sul versante
lombardo dell’Appennino ligure, il gruppo riunisce persone da
Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Nel giro di pochi
anni la Compagnia è cresciuta molto nella ricostruzione storica e
nelle attività di animazione, diventando partner prezioso di molti
festival. A Trigallia 2005, insieme alla teuta Zingèl de Bedo hanno
animato il villaggio celtico con gli Antichi mestieri, portato
alcune conferenze e piantato le tende per l’intero periodo del
festival nell’accampamento storico.
La Compagnia del Cardo e del Brugo si è presentata ufficialmente su
Celtica n° 29,
dove ha curato anche un articolo sulla Scozia e sulla popolazione
Celto-Norvegese antenata degli Scozzesi attuali. |
|
|
|
Compagnia dei Falchi (Piemonte)
La Compagnia dei Falchi nasce nel 2004 dal desiderio di un gruppo di
amici che, dopo varie esperienze in altri gruppi storici,
concretizza l'idea di creare un proprio progetto e in particolare si
rivolge a un’epoca storica molto interessante nell'area
Nord-Italiana, il 1400.
Si decide quindi di creare una tipica Compagnia di Ventura. Le
Compagnie di Ventura in quel secolo dilagheranno in Italia
attraverso la Francia, la Savoia, la Lombardia e gli Stati Pontifici
e diventeranno un fenomeno di grande rilievo nella realtà europea
del XV secolo, anzi, saranno un elemento stabile che si trasformerà
in un modo di vivere, in una parte integrante della società.
Gli stessi governanti se ne serviranno e combatteranno con loro, ma
dopo cercheranno con difficoltà di liberarsene.
La Compagnia dei Falchi ricostruisce quindi il tipico accampamento
dell'epoca '400 con studi su costumi, attrezzature, ambientazione e
dimostrazioni di scherma.
Presenti a Trigallia con il proprio accampamento nel secondo
weekend, hnno portato i corsi di spada gratuiti per adulti. |
|
|
|
Galli Boi / Compagnia del Fiore
d’Argento (Bologna)
I Galli Boi sono vecchi amici di Trigallia e sono nati insieme al
festival, nel 1998. Da molti anni attivi nel campo della
ricostruzione storica medievale come Compagnia del Fiore d’Argento,
gruppo storico composto da abilissimi arcieri e spadaccini,
coniugano un’accurata ricerca storica con gli aspetti più
strettamente agonistici e spettacolari di gare ed esibizioni. Parte
della Compagnia ha formato la sezione celtica dei Galli Boi, che si
rifà all’armamento e alle tecniche di combattimento di una tribù
gallica locale presente stabilmente sul territorio del Bolognese
almeno dal III secolo a.C. Negli anni la loro passione per la storia
celtica si è affinata, permettendo loro di crescere nello studio e
nella realizzazione dell’equipaggiamento come nell’interpretazione.
Oggi hanno acquisito identità come vero gruppo storico dell’antica
Bononia.
Esperti di arti marziali e scherma e protagonisti di duelli
spettacolari, anche quest’anno cureranno regia e spettacoli di
combattimento coordinando le esibizioni nel Cerchio delle Sfide.
Collaborano alla regia dello spettacolo teatrale “La Dea delle
Dune”, dove alcuni di loro sono anche fra gli interpreti
principali. I Galli Boi sono stati intervistati da
Celtica 25. |
|
|
|
Jomsvikings (Nord e Centro
Europa)
Da quasi 15 anni la fratellanza degli Jomsvikings fa campagne in
tutto il mondo. Tra le tappe più conosciute ci sono Svezia, Texas,
Canada, Polonia, Norvegia, Danimarca, Belgio, Francia, Russia e ora
finalmente l’Italia. Rievocati sono gli eroi e i mercenari
leggendari delle ononime saghe Vichinghe, in cui gli Jomsvikings
furono protagonisti delle più importanti battaglie del X secolo. Si
narra che la loro base navale di Jomsborg, sul Mare Balcanico,
ospitasse più di un centinaio di navi da guerra e che la loro
confraternita si affidasse al proprio codice e a regole precise.
Intorno all’odierno nucleo della fratellanza degli Jomsvikings c’è
l’esercito di Jomsborg, composto da circa 500 guerrieri, con
delegazioni della Jomsborgelag (ossia «la legge di Jomsborg») in
tutto il mondo. Responsabili per la nascita dei più grandi mercati
vichinghi, maestri d’armi nello stile nordico, il sistema di
combattimento degli Jomsvikings è rispettato e seguito in tutto il
mondo, cosi come la loro reputazione come guerrieri vichinghi,
artigiani, e grandi personaggi. A Trigallia gli Jomsvikings hanno
affiancato i Cavalieri della Commenda per le due giornate di
spada vichinga con lo «Jomsvikings Fighting System».
Contatto e-mail con
il responsabile Jomsvikings per l’Italia. |
|
|
|
Lingoni - Tribù del Cinghiale
Bianco (Delta Padano)
La loro sede è vicino a Bondeno (Ferrara), sul territorio dove si
stabilirono le tribù galliche dei Lingones, giunte sul delta padano
dalla Gallia Transalpina. Il gruppo oggi è cresciuto: all’inizio del
2005 si è costituito come associazione culturale con il nome di
Teuta Lingones ed è uno fra i gruppi storici più attivi nell’ambito
della rievocazione. Il gruppo partecipa a Trigallia sin dal 2001 ed
è presente ai principali festival celtici della Cisalpina, ma quest’anno
diventa anche organizzatore del 1° Bundan Celtic Festival, che si
svolgerà nell’ultimo week-end di luglio in riva al Po, in uno
splendido parco golenale.
A Trigallia 2005 la Tribù del Cinghiale Bianco è immancabile nel
casting dei rievocatori: fra i protagonisti nello spettacolo
teatrale “La Dea delle Dune”, hanno partecipato attivamente
all’accensione rituale dei fuochi e ad altri momenti di rievocazion. Il gruppo dei Lingoni
si è presentato in via ufficiosa in
Celtica 23. |
|
|
|
Lupi Senones (Emilia
Romagna)
Gruppo di amici e appassionati di storia e tradizioni locali, si
riuniscono sotto il nome di Lupi Senones appositamente per Trigallia
e partecipano al Festival come gruppo in costume e di animazione fin
dalla prima edizione, radunando parte dei membri di un gruppo attivo
in ambito medievale con il nome di Sparvieri Maledetti. Questi
ultimi sono la compagnia di rievocazione storica di Bagnara di
Romagna e portano in giro spettacoli di combattimento storico nelle
varie tipologie di armi, incluse battaglie con le spade infuocate,
battaglie campali, accampamento militare e dimostrazioni di vita da
campo.
A Trigallia 2005, come nelle precedenti edizioni, i Lupi Senones
sono presenti nel casting dei rievocatori e partecipano alle
attività di ricostruzione e di animazione. |
|
|
|
Pobal ap Vaud (Canavese)
Il nome significa Popolo Figlio delle Alture. È un’associazione
culturale celtica attiva da diversi anni sul proprio territorio e
nella maggior parte delle feste celtiche, dove mette a disposizione
la sua maturata esperienza nell’organizzazione di attività ludiche
per i più piccoli. Le attività del gruppo storico spaziano dalla
rievocazione alla danza, alla simulazione bellica.
A Trigallia 2005 erano presenti tutti e quattro i gruppi di cui Pobal ap Vaud è costituito. I Guardiani (salvaguardia delle
tradizioni e del sapere) allestiranno un campo e una mostra su
storia e cultura dei Celti con alcuni esempi di artigianato. Le
Zanne (guerrieri) condurrano gli stage di spada per i bambini con
spade e scudi da allenamento. I Falchi (cacciatori) condurranno gli
stage di tiro con l’arco per i bambini con veri archi in legno e
bersagli. Il Regno Segreto (narratori e danzatori) condurrà gli
stage di danze popolari per bambini e adulti attraverso un percorso
che unisce danze e leggende.
Il Pobal ap Vaud si è presentato ufficialmente in
Celtica 24. |
|
|
|
Popolo di Brig (Brianza)
Nel luglio del 2003 nasceva il Clan del Corno, ma nell’aprile del 2004
buona parte del clan si stacca per formare il Popolo di Brig, gruppo di
rievocazione storica apartitico e apolitico la cui finalità è quella di
riscoprire e far conoscere la cultura e la storia celtica. Il nome
deriva dal (probabile) antico appellativo della terra d’origine dei
componenti del Clan, la Brianza, zona posta a nord di Milano e chiusa
nel triangolo virtuale con vertici Monza, Lecco e Como (città che non
fanno, però, parte della Brianza). Durante i festeggiamenti di Beltane
2004 a Mottalciata, il gruppo entra nell'Alleanza sul fuoco insieme agli
attuali clan alleati, ovvero Compagnia del Cardo e del Brugo e Zingèl de
Bedo. Principali attività: rievocazione storica, vita da campo, stage e
conferenze, produzione e vendita prodotti (scudi, vestiti, artigianato
vario, idromele e ippocrasso).
A Trigallia 2005, il Popolo di Brig si è unito alla Compagnia del Cardo e
del Brugo per animare il villaggio con gli Antichi mestieri. Il Popolo
di Brig si è presentato ufficialmente in
Celtica 35. |
|
|
|
Popolo Salasso (Valle d’Aosta)
Associazione culturale di artigiani produttori di idromiele, gioielli e
altri manufatti, si propone di fornire un punto di riferimento a quanti
sono interessati alla cultura celtica nella zona che era l’antico
territorio della tribù celtica dei Salassi: Valle d’Aosta e Canavese. La
sede dell’associazione è a Pontboset (Aosta), nella Valle di Champorcher.
Il Popolo Salasso racconta: «Sull'origine dei Salassi le ipotesi sono
diverse, una di esse afferma che i Salassi fossero una tribù celtica
stanziata in una zona dell’Europa Centrale e parte della cultura di
Hallstatt, la quale, per un aumento della popolazione locale, si staccò
dal sito originario seguendo l’antica via del sale e valicando i passi
alpini giunse ad insediarsi nel Mediterraneo. Successivamente i Salassi
si insediarono nell'attuale Valle d’Aosta e nel Canavese,
sovrapponendosi ai gruppi etnici che già popolavano quelle terre».
Il Popolo Salasso ha una pagina internet attiva sul sito della Valle di
Champorcher, dove puoi trovare un articolo storico introduttivo. Il
gruppo organizza la Festa Celtica dei Salassi e si è annunciato in via
ufficiosa su
Celtica 24. |
|
|
|
Sagitta Barbarica (Insubria,
sponde del Lago Maggiore)
Il gruppo è stato fondato nel 1998 ad Angera sulla sponde orientale
del Lago Maggiore. Formato da appassionati di arcieria, archeologia
sperimentale e storia antica, ricerca, ricostruisce e rievoca armi
da lancio e da getto. Il campo di attività spazia dal celtico antico
(V-IV secolo a.C.) all’Alto Medioevo, dedicando particolare
attenzione all’arcieria del periodo meglio conosciuto come “secoli
bui”. È lo spirito antico che anima la corporazione, composta da
persone che, divertendosi, mettono a disposizione del prossimo
conoscenza, studio e passione e divulgando la propria attività in
Italia e all’estero. Tutti i manufatti, le armi e gli indumenti
vengono riprodotti il più fedelmente possibile, fra le attività
immancabili la costruzione artigianale di archi e frecce, l’arcieria
storica e la rievocazione.
A Trigallia 2005: chi lo ha voluto ha potuto avvicinarsi al tiro con l’arco
storico guidato dall’esperienza della Sagitta Barbarica. |
|
|
|
Teuta Retica (Prealpi Venete)
Gruppo di recente fondazione che si occupa di archeologia
sperimentale e rievocazione storica del popolo dei Retii (o Reti),
stanziato principalmente in due zone: la Bassa Rezia, lungo il corso
dell’Adige dal Veronese al Sud Tirolo e nell’arco prealpino veneto e
l'Alta Rezia, che comprende gran parte di Austria e Svizzera. La
Teuta propone, in forma rievocativa, quelli che sono gli usi e i
costumi finora provati dai ritrovamenti archeologici nell'arco
prealpino. Fra le attività: riproduzione di utensileria domestica,
armi, gioielleria e studio delle tecniche di combattimento, di
caccia, di brigantaggio. Attiva nel ricercare le antiche tecniche
erboristiche prealpine, con particolare attenzione per il Monte
Summano, altura che domina la pianura vicentina, antico luogo di
culto e oggetto tutt'oggi di studio; sui suoi pendii crescono più di
200 qualità di erbe officinali, catalogate dalla Teuta, altrimenti
presenti solo a centinaia di chilometri di distanza. Si occupa
inoltre della ricerca di ciò che rimane oggi di questo popolo nella
lingua, nella tradizione orale e nelle discendenze. |
|
|
|
Thaut Seenia Senones (Romagna)
Ben lungi dall’essere un gruppo di rievocazione storica, lotta per una
maggiore responsabilità nell’utilizzo delle risorse e degli equilibri
biologici, per il ripristino degli idiomi propri e le autonomie
territoriali. La Thaut (teuta, tribù) fa parte del popolo dei Senones,
grande tribù gallica stanziata nella Transapadana (a sud del Po) fino a
Senigallia, l’antica Sena Gallica che ha preso il nome dai Senones. Oggi
varie associazioni si riconoscono come Senones caratterizzandosi in
gruppi locali. La Seenia Senones in particolare vuole tracciare un nuovo
sentiero vitale per camminare in maniera sacra con Dana, nostra Madre
Terra. Tradizionalisti convinti, auspicano la creazione del grande
Cerchio dei Popoli Tribali dai Celti ai Vichingi, dai Lakota ai Maori,
per una crescita spirituale che integri l’informatica ai festival
solstiziali, l’agricoltura biologica alla chimica, e contro la schiavitù
attuale. Il gruppo contribuisce alla costruzione del villaggio celtico
di Trigallia, arricchendolo con le statue stele della Dea, del dio
celtico Kernunnos e di altre potenze protettrici. |
|
|
|
Trigalli (Argenta)
Il gruppo storico fa capo all’associazione culturale Trigallia che
organizza questo Festival. Si interessa di cultura celtica in Emilia
Romagna, con particolare riferimento al territorio del delta del Po, con
lo scopo di far conoscere e diffondere il più possibile la nostra storia
“dimenticata”. Una particolare attenzione è dedicata al costume celtico
dei popoli di epoca preromana. A proposito del nome: prima
dell’invasione romana la pianura padana era abitata interamente dai
Celti, o Galli, come venivano chiamati dai Romani; in particolare la
zona in cui si svolge il Festival era un po’ il crocevia di tre tribù
importanti (Senones, Galli Boi e Lingones), da qui il nome del festival
Trigallia = tre Gallie.
I Trigalli hanno curato una serie di articoli sulla storia locale
disponibili su questo sito: per approfondire il tema delle tre Gallie
scarica le cartine e l’articolo Trigallia 3 tribù alla pagina
Press dove, a fondo pagina, troverai un’ampia
selezione di link di approfondimento sulle origini celtiche dell’Emilia
Romagna.
Se vuoi conoscere gli enti patrocinanti del Trigallia Celtic Festival
clicca su Patrocini, se vuoi conoscere
i siti internet amici del festival clicca su
Sostienici. |
|
|
|
Venigalli (Vicenza)
Il gruppo di Vicentini appassionati di cultura celtica e tradiziooni,
riuniti nell’associazione culturale Silicon Kafe, con sede nella
città di Thiene. I Venigalli organizzano periodicamente stage di
scherma storica e vari incontri per approfondire le conoscenze
celtiche sul territorio. Capotribù è il campione Akiki, che insieme
ai suoi guerrieri ha reso possibile la nascita di un grande festival
veneto: il Venigallia Celtic Festival, quest’anno alla sua seconda
edizione e previsto per i giorni 20-21-22 e 27-28-29 maggio 2005,
ovvero un mese prima del grande impegno con Trigallia. Sul loro
festival i Venigalli raccontano: «Con i collegamenti ai vari siti
archeologici, storici e naturali, aperti in occasione del Festival
si vuole dare uno spunto culturale e nello stesso tempo veicolare
delle realtà “fuori porta” che molti ancora non conoscono. Grande
spazio viene dato alle attività per i bambini, depositari da sempre
dei valori da consegnare al futuro».
Grandi amici di Trigallia presenti fin dalle prime edizioni, anche
quest’anno i Venigalli hanno partecipato attivamente ai momenti di
rievocazione e alla vita nel villaggio. |
|
|
|
Zingèl de Bedo - Teuta dei
Senones (Romagna)
Il nome significa Cinghiale del Bidente in Romagnolo: Bidente è un
fiume che scorre nel Forlivese, Bedo è il termine con cui lo
chiamavano i Celti; il cinghiale è un animale sacro nella cultura
celtica, presente da sempre in Romagna. Il gruppo storico si
riconosce come parte del grande popolo dei Senones e si definisce
teuta, termine indoeuropeo che si trova fin dal IV secolo a.C. tra
le popolazioni celtiche in Italia e significa: tribù, comunità,
popolo. Obiettivo primario: la riscoperta delle tradizioni e delle
tracce celtiche nella cultura della Romagna a partire dalla lingua
e, quindi, con particolare attenzione al dialetto. Due
caratterizzazioni per i ruoli all’interno del gruppo: la parte
Druidica e spirituale con organizzazione di cerimonie e feste del
calendario celtico, studio del Brehon, ricerca delle tradizioni
medico-popolari, studio delle erbe e della luna; l’Ambact con
attività di ricostruzione storica e archeologia sperimentale,
costruzione di scudi, spade e lance, produzione di capi
d’abbigliamento per i membri del gruppo, produzione di idromele per
le ricorrenze. La teuta Zingèl de Bedo si è presentata in
Celtica 23. |
|
|
|
… e i Romani di Ars Dimicandi
(Milano)
L'Istituto Ars Dimicandi, fondato e diretto da Dario Battaglia,
nasce nel 1994 con l’iniziale obiettivo di recuperare nella pratica,
su basi scientifiche, le forme di combattimento ginnastiche e
schermistiche dell’antichità classica greco-latina. Questo progetto,
il primo di una lunghissima serie, recupera discipline ginnastiche
come Pygmachia (pugilato antico), Orthepale (lotta antica),
Pankration (combattimento integrale) e scherma gladiatoria.
L’Istituto ha intrapreso per primo in assoluto la sperimentazione
sugli assedi romani, applicando con successo le prime azioni di
assalto a mura fortificate con testuggine ‘absidale’ e torre
d’assedio. Ars Dimicandi è anche casa editrice con le collane
monotematiche “Così combattevano i gladiatori” e “Pugnare a
Olympia”, che pubblicano i risultati sperimentali di 12 anni di
ricostruzione e archeologia sperimentale.
Nel 2004, sotto lo pseudonimo Gordon Russell, Dario Battaglia ha
pubblicato il suo primo romanzo storico “Il Grande Gladiatore”
(edito da Piemme). Nel 2005 le tecniche militari romane di Ars
Dimicandi confluiscono nell’epica battaglia di Alesia per il film
americano “Roma” e con il suo esercito romano era presente anche a
Trigallia nella battaglia campale fra Galli Boi e Senoni delle due
domeniche: 19 e 26 giugno. |
|
GRUPPI STORICI PARTECIPANTI
|
|
Adui (Milano)
Gruppo di rievocazione storica che, attraverso l’archeologia
sperimentale, riproduce la vita, in pace e in guerra, di
un’ipotetica tribù della Gallia Cisalpina dell IV-III secolo a.C.
(dal Sacco di Roma alla seconda Guerra Punica). Il nome si riferisce
al territorio solcato dall’Adda, così chiamato in onore della dea
Adua, dove il gruppo si colloca; in particolare nella zona di
Cassano d'Adda (Cassanus = Quercia), che si presume facesse parte
della Confederazione Insubre.
Gli Adui raccontano: «Grazie all’attenta ricerca e allo studio dei
reperti ritrovati e alla collaborazione di archeologi che trattano
scavi nelle zone limitrofe all’Adda, zona con alcuni fra i maggiori
ritrovamenti dell’Insubria gallica orientale, ricostruiamo abiti e
oggetti sui modelli dell’epoca e trattiamo gli aspetti politici,
religiosi e bellici di una tribù del mondo celtico». L’interesse del
gruppo è culturale e divulgativo, ma non mancano l’intrattenimento,
lo spettacolo e la rievocazione di antichi mestieri. |
|
|
|
Cenomani Ribelli (Milano)
Nel 197 a.C. alcuni giovani guerrieri Cenomani avevano ascoltato la
voce del loro cuore e non quella dell’opportunità politica e avevano
rotto l’alleanza stipulata con Roma dai loro pavidi capi per
gettarsi a combattere insieme agli altri Celti in quella che
successivamente venne denominata "Fratellanza Gallica". Nel XXI
secolo è nato questo gruppo di rievocazione che si propone gli
stessi intenti di cuore.
I Cenomani Ribelli di Milano, insieme a un altro gruppo di Cenomani
(del Bresciano) hanno realizzato il reportage fotografico “Celtic
Camping”, pubblicato da
Celtica 36,
dove forniscono un esempio pratico di come si monta la
tenda
storica. |
|
|
|
Clan dei Cani Sciolti
(Gallia Cisalpina)
Siamo un gruppo di rievocatori di provenienze diverse, fra noi
abbiamo persone di altri clan che appartengono anche al nostro,
questo perché siamo Cani Sciolti. E in qualità di Cani Sciolti
indossiamo un segno di riconoscimento.
Attualmente siamo in 25 persone e il nostro accampamento storico è
composto da quattro tende nere; nere perché ci spostiamo di giorno e
dormiamo di notte ma non dobbiamo farci vedere.
Il nostro stendardo espone i colori nero e giallo. Al centro è
raffigurato un simbolo antico ripresto da una moneta dei Senoni
emigrati; il simbolo è nato a Trigallia 2003. Sullo stendardo
compaiono anche i due cani, sempre ripresi da un’antica
raffigurazione. Produciamo spade di ferro e apparteniamo all’Allleanza
sul fuoco insieme alla compagnia del Cardo e del Brugo, il Popolo di
Brig e gli Zingèl de Bedo. |
|
|
|
Clan dei Custodi di Avalon (Bologna)
Presentazione a cura di Aurvendill: «Il nostro clan nasce nel
dicembre 2003 in un pub irlandese dove, dopo una brevissima
discussione, io e altri cinque ragazzi tra i 18 e i 35 anni
decidiamo di fondare un gruppo nuovo, giovane sia per mentalità che
per le attività. Ed è così che cominciamo a girare per le feste
celtiche e a farci conoscere come organizzatori di feste medievali
nella nostra bella città... Bologna.
Nel 2004 abbiamo partecipato alla Festa dei Salassi in Valle
d’Aosta, al Nubilaria Celtic Festival di Novellara, alle Lunghe
Notti Celtiche di Thiene, mentre nel 2005 siamo stati già stati
presenti alla festa di Beltane a Ornavasso e saremo a Trigallia,
alla Festa dei Salassi, a Nubilaria e a tante altre. Amici
strettissimi di Barbarian Pipe Band, Compagnia del Cardo e del
Brugo, Clan dei Cani Sciolti, Popolo di Brig e Pobal ap Vaud,
speriamo di far divertire ed emozionare tutti grazie ai nostri
piccoli riti intorno al fuoco.»
Il Clan dei Custodi di Avalon è presente anche nel grande censimento
dei gruppi celtici nazionali (oltre 70) pubblicato su
Celtica 30. |
|
|
|
Mansio Templi Parmensis (Parma)
Libera associazione creata da un gruppo di amici di Parma
appassionati di Storia e di Medioevo in particolare. Folgorati dalle
contraddizioni delle Crociate, hanno deciso di vestire i panni dei
monaci-guerrieri noti con il nome di Cavalieri del Tempio o, più
comunemente, Templari. Il periodo storico che rievocano si inquadra
tra il 1118 e il 1314, ossia dalla data di fondazione dell’Ordine
fino alla data della morte sul rogo dell'ultimo Gran Maestro
Templare, Jacques de Molay.
Studiando le testimonianze storiche, hanno voluto ricostruire il più
fedelmente possibile armatura, abbigliamento e armi di questi
leggendari crociati. Fabbricano personalmente elmi, cotte di maglia,
spade e camagli realizzati intrecciando con pazienza, uno dopo
l'altro, anelli di ferro. Con questi costumi di grande effetto
cromatico (ai mantelli bianchi con la caratteristica croce rossa dei
cavalieri si uniscono i colori caldi degli abiti delle donne
pellegrine verso la Terrasanta…), dal 1994 fino a oggi hanno
rallegrato molti castelli e feste medievali. Li incontreremo anche a
Trigallia dove apriranno una “finestra templare”. |
|
|
|
Nemeton Ruis (Milano e Monza)
Nemeton significa «cerchio sacro». Ruis è il Sambuco, pianta europea
con proprietà terapeutiche e sacra agli antichi Celti. La pianta del
Sambuco è collegata all’aspetto femminile del divino, è considerata
la guardiana della Porta dell’Aldilà in entrambi i sensi (quindi,
sia della morte che della nascita) e perciò il fattore
indispensabile per l’equilibrio della vita.
Tra le finalità del gruppo storico: «Lo studio della tradizione e
della storia dei Celti antichi, che consideriamo nostri Avi, la
riscoperta delle antiche tradizioni folcloriche e religiose, le
tecniche antiche di artigianato che ai giorni nostri, con la forte
industrializzazione, si stanno perdendo».
Motto del gruppo: la Roda l’intress e il sambüc in dal mess!! (la
Ruota l’intreccio e il sambuco nel mezzo). Presentazione del gruppo
pubblicata in
Celtica n° 29.
Nel sito internet del Nemeton Ruis segnaliamo meritevoli di
attenzione le pagine dedicate all’eroristeria e alle “piante
magiche”, con schede ben curate. |
|
|
|
Nubilaria Touta Boica (Novellara,
Reggio Emilia)
Il gruppo di rievocazione storica si è formato all’interno
dell’associazione Brumen (da «bruma», la nebbia della Val Padana)
che organizza l’apprezzatissimo Nubilaria Celtic Festival di
Novellara. I membri della Nubilaria Touta Boica si presentano così:
«Siamo sognatori padani, avvolti nella nostra nebbia, sempre pronti
ad illuminare il cammino di viandanti, pellegrini ed errabondi.
Siamo degli zingari stanziali, con la mente in perenne movimento e
il corpo ben ancorato alla Madre Terra. La nostra spiritualità è la
concretezza e il nostro modo di far festa è così coinvolgente che
richiama, per qualsiasi evento, moltissime anime. Abbiamo voluto
fare qualcosa di nuovo e di antico allo stesso tempo. Vogliamo
ingraziarci gli dei, quali essi siano, e farli gioire con noi. Così
è nata l’idea del nostro festival, e così noi speriamo che possiate
rispondere al nostro richiamo con la stessa sincerità con cui è
stato inviato».
Oltre all’impegno per il proprio festival, il gruppo promuove
ricerche storiche e culturali miratamente celtiche nel territorio
locale. |
|
|
|
Teuta ap Palug (Verona)
Un gruppo di amici di Verona e dintorni, che guidato dalla passione
e dalla curiosità per la cultura celtica, ha fuso le proprie radici
in un unico ceppo. Fondato intorno al nucleo originario dei Fianna
apPalug (sempre di Verona), il gruppo si evolve nell'estate 2004 in
quella che attualmente è l’Associazione Culturale Teuta ApPalug,
gruppo di rievocazione storica apolitico, apartitico e non
lucrativo.
L’equilibrio che ciascuno ha instaurato con gli altri membri del
gruppo e la passione per l’arte celtica, riesce a dare la creatività
e i giusti stimoli che danno origine all’ampia gamma di artigianato.
Spicca, per citare un esempio, la produzione del loro famoso
Idromele di Castagno (che non contiene l'aggiunta di alcool tra gli
ingredienti) che, grazie ai molti consensi tra i vari clan, rimane
il principale prodotto della Teuta. Grazie a collaborazioni e
conoscenze esterne in ambito specialistico, la loro attività si sta
spingendo sempre più verso la divulgazione della cultura celtica
anche in tema di archeologia sperimentale. Nel 2004, durante il
festival “Le lunghe notti celtiche” a Thiene, il gruppo stringe un
patto di amicizia con la Compagnia del Cardo e il Brugo, alleanza
che si mantiene ancora oggi ben salda e che viene rinvigorita in
ogni occasione. |
|