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Celtica 23 - Gennaio-Febbraio 2003
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NEL CD COMPILATION: Con Hammy Hamilton e gli Sliabh Notes il violino e il flauto irlandesi nello stile Sliabh Luachra. Il tocco sensibile dell’arpa irlandese con Siobhán Bhreathnach. Il talento effervescente degli Skanda rivisita il folk asturiano. Ancora gaitas, stavolta dall’Argentina con la Banda della Ciudad de Buenos Aires. Calicanto, un equipaggio fra le musiche dell’Atlantico.
IN QUESTO NUMERO: La CARTINA della GALLIA CISALPINA realizzata ad Anversa nel 1606.
(a colori, 22 x 29,5, 52 pagine)
Al prezzo speciale di 6.90 € anzichè 9.95 €
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Intervista: DAVIDE VAN DE SFROOS
Fiero delle sue origini, si dichiara un “laghée”, uno del lago di Como che ha lì le sue radici e si sente ponte fra terraferma e acqua, fra realtà e sogno. Non suona musica celtica, è un cantastorie con la chitarra, ma è non uno qualunque visto che lo chiamano “il bardo della Tremezzina”. |
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ARTE CELTICA: Da EXCALIBUR a CAMELOT
Max era restauratore di ferro battuto, poi si è messo in proprio. Oggi fa il fabbro, fabbrica lame storiche sognando la spada mitica Excalibur e firma i suoi lavori con un nome altrettanto mitico: Camelot. Sentiamo da lui come una grande passione, quella per i Celti, si è trasformata in un lavoro nobile e creativo. |
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Storia facile facile: VUOTIAMO IL SACCO!
IL SACCO DI ROMA: Quello che la storia ufficiale di solito non dice. Brenno e i Senoni non attaccarono la città in cerca di bottino bensì per orgoglio. I libri di storia classici raccontano un sacco di bugie, ma se apriamo la “Storia di Roma” di Tito Livio possiamo scoprire com’è andata veramente. |
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C’ERA UNA VOLTA LA FORESTA
Nell’Età del Ferro la pianura Padana era coperta da una grande foresta continua, densissima di piante e in certi punti impenetrabile. Assai estesa era la presenza di acque e acquitrini, dove si estendevano le originarie foreste planiziali, ovvero i boschi allagati, come li troviamo ancora oggi a Punte Alberete. |
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COME COSTRUIVANO I CELTI?
Alcuni villaggi erano oppida fortificati con costruzioni difensive come il “murus gallicus”, un muro in pietre a vista con palificazioni. Ma c’erano anche altre tecniche per costruire il muro, per esempio un’anima in tronchi di legno coperta da un terrapieno e in cima una recinzione a graticciato... |
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Reportage: TUMULTO GALLICO!
Non è il solito casino ma un concorso e si gareggia durante la “Pax Gallica”, il mega-raduno che riunisce i migliori gruppi europei di re-enactment celtico. Questa edizione si è svolta nell’antica regione che Cesare chiamò Gallia Belgica (Francia nonr-orientale), nell’attuale Picardie, praticamente a casa degli Ambiani. |
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