EMILIA ROMAGNA CELTICA
Raccolta di link sulla cultura celtica, antenati
Galli, storia locale, memorie rurali e recupero etnografico,
curiosità dalla tradizione celtica in regione.
Cultura celtica, antenati Galli, storia locale, memorie rurali e
recupero etnografico, curiosità dalla tradizione celtica in regione.
Una selezione dei migliori link.
Rimini: Galli in Camera di Commercio Si ispira ai Celti il simbolo della Camera di Commercio,
dell’Industria e dell’Artigianato di Rimini: è la rielaborazione
grafica di un quincunx (clintuncia), un’antica moneta da 5 once
rinvenuta nel Riminese e attribuita ai Galli Senoni.
Romagna Celtica: le radici galliche dei nostri salumi Area di origine celtica per i salumi prodotti in regione è la
classificazione dell’Istituto per la Valorizzazione dei Salumi in
Italia. Garanzia del prodotto tipico? Sempre preparato con metodi
che hanno radici nel passato: Celtico, Mitteleuropeo,
Etrusco/Latino, Greco o Punico/Fenicio.
C’era una volta... Le origini galliche di Ferrara
Dai Galli ha tratto ispirazione Carducci nell’Ode dedicata alla
città, di essi rimane un’impronta nella parlata locale e nei
toponimi. Co-digoro, Co-nsandolo, Co-drea è il famoso “Trigaboli” di
Polibio, dal preesistente nome gallico locale: tres gabuli = 3
forcelle, 3 curve, 3 capi, tri cò.
I Galli Boi in Emilia Romagna: Monte Bibele
I Boi a Monte Bibele, il sito archeologico gallo-etrusco più
importante in regione. Una bella relazione a cura del Liceo
Scientifico Albert Sabin di Bologna con la consulenza scientifica di
Daniele Vitali, professore di antichità celtiche all’Università di
Bologna.
Una gita a Monte Bibele Il villaggio gallo-etrusco del IV sec. a.C. è nel cuore dell'Appenino
bolognese alle pendici di Monte Bibele. Il nome significherebbe
“montagna potabile”: la ricchezza di acque sorgive motivo
dell’insediamento. Il sito è visitabile e ne vale la pena! Segui
anche questo link.
La storia di Reggio Emilia attraverso gli alberi
La Selva Litana dove i Galli sconfissero i Romani? Un’ipotesi la
colloca a Reggio Emilia. Parla anche di Celti e Druidi questo sito
insolito e bellissimo che, attraverso gli alberi, racconta la storia
della città e del territorio. A cura di Ugo Pellini, insegnante di
Scienze Naturali.
Centro Etnografico della Civiltà Palustre Il recupero etnografico e l’arte di lavorazione delle erbe palustri
nella Padusa, in Bassa Romagna. Un bagaglio di capacità e cultura
nel Paese delle Cinque Erbe, le attività, la ricostruzione
ambientale, l’appassionante confronto archeologico del progetto “La
Nave di Magan”.
Storia di Celti in Romagna Celti, una stirpe civile e rispettosa dell’ambiente. L'occupazione
gallica dell’attuale Romagna è un fertile e duraturo insediamento
che, a distanza di oltre 2000 anni, ci ha tramandato tra le altre
cose anche il dialetto romagnolo, misto di celtico e latino.
Cesena: il nome in memoria di una tattica gallica Ha origini galliche, umbre o etrusche. Cesena si sviluppò attorno a
un primo nucleo sul Colle Garampo. Il toponimo ricorda una
particolare tattica (la acesurae) usata dai Galli Boi per
sconfiggere i Romani nella Selva Litana, qui identificata nella
vicina foresta del Colle Spaziano.
Storia di Lugo: il tempio gallico sacro alla dea Lugo fondata in epoca preromana: era il Lucus Dianae con il tempio
più importante dei Galli Boi e Lingoni dedicato alla dea. Lo
sostengono due francescani: Bartolomeo Baffi nel 1564 e Padre
Girolamo Bonoli nel Settecento. Queste e altre ipotesi sulla storia
delle origini.
Storia di Bagnacavallo: Umbri e Galli Umbri e Galli alle origini di Bagnacavallo, il cui toponimo è legato
al culto delle acque e a una sorgente curativa. L’immensa Selva
Litana si estendeva fin qui, l’area fu disboscata dai Romani per la
costruzione della via Emilia. Soltanto cenni alle origini ma è già
significativo.
I Celti nell’Italia centrale Indagine di una serie di indizi trascurati dall’archeologia
ufficiale. Si parla di Celti e di tradizioni celtiche nelle Marche e
in Umbria: nella prima regione vivevano i Galli Senoni; nell’altra
la misteriosa tribù degli Umbri, che sono Celti per Manlio Farinacci,
studioso controcorrente.
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