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Capodanno Celtico a Milano (by Mary) Torna indietro
OTTOBRE-NOVEMBRE 2003

30-31 ottobre e 1 novembre 2003: in piazza del Cannone adesso bazzico io, che sono Mary della redazione in missione speciale. Il mio nome in codice ora è “agente zero-zero-Mary”, sono pericolosamente armata di macchina digitale e mi aggiro con fare sospetto fra partecipanti e spettacoli. Mi infilo come una biscia nel backstage alla ricerca di “magic moments” da immortalare, il bottino che porto in questa gallery sono molti "dietro le quinte" inediti però-però... eh! il mio mestiere è scrivere e non certo fotografare, quindi non aspettarti foto professionali, neh? ;)
Alcuni scatti sono stati mooooolto avventurosi, entra che ti racconto...

!!! SCRITTA LAMPEGGIANTE !!!
(immaginaria) ~ se la trovi significa che verranno inserite presto nuove foto, torna a visitare la gallery!

 
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Uno scorcio dell’accampamento medievale allestito dalla Confraternita del Leone, partner del Capodanno fin dalla prima edizione, che giunge inscì sabato 29 novembre. Oltre dare spettacolo con singolar tenzoni fra spadaccini, i Confratelli bresciani, fieri pronipoti dei Galli Cenomani, hanno animato l’interno del campo con esempi di vita militare. C’erano anche le visite guidate!

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Sbandieratori. Commento in arrivo...

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Uno dei nostri piacevoli incontri al Capodanno è con questa ambascieria della Compagnia del Cardo e del Brugo, che conterebbe 53 persone! Qui troviamo lady Taish Mac Gillechattan e il di lei consorte Rob Roy Macleod, l'immancabile cappello da "Unno" del colui è abbassato sulla schiena a mò di sombrero. Seguono il loro figlio ed erede Michael Mohr Macleod e infine Simon Later con il suo tartan blu.

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Ah il fascino della divisa non ha età! Ecco il passato e il presente dei corpi militari: due poliziotti milanesi "presenziano" allo scatto con il cavaliere err(aan)ante Ulisse*.

*È il capitano dei Cavalieri di Ranaan, gruppo di re-enactment medievale che domenica ha duellato come un vortice in piazza del Cannone. Quanto alle foto dei combattimenti, ciccia: i vortici non stanno fermi ...

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Ancora i piccoli e bravissimi danzatori irlandesi allevati da Michel Dillon, qui immortalati con parte dei Gens d’Ys, che da parte loro hanno danzato per primi nel tardo pomeriggio ... e laggiù in fondo fa capolino proprio il dance master Umberto d’Ys :-)
Quando di parla di Irish dance, sbucano fuori immancabilmente i tradizionali costumi ricamati e coloratissimi e anche le bimbe tutte ricci ... che portano la parrucca! e il diadema serve per fermarla bene sulla testa onde evitare “scoperchiature” durante il ballo.

(foto di Mary ~ redazione)
 
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... beccate! queste due irlandesine, che fanno parte del quartetto Irish in tutu, si stanno preparano per salire sul palco. Quando si accorgono che il mio obiettivo le sta "spiando", si fermano graziosamente per un istante e concedono un sorriso :-)

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Le danze “dei grandi” sono capitanate da Cian e Daire Nolan, due giovani ballerini irlandesi di smisurato talento. Cian ha fatto parte del musical “Lord of the dance” e ha danzato nella versione originale di “Feet of Flames”, il suo ruolo di Dark Lord è stato anche di Daire, attualmente ballerino di fila nella Troupe One. Almeno uno di loro potrebbe essere lì in mezzo...

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Sabato 29: dopo il suo concerto Moya Brennan firma gli autografi, l’unico angolo libero dove potermi infilare è questo. I fans sono stratificati come sardine contro la transenna del backstage, dietro (di me) c’è un faro accecante che “arruolo” come flash.

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Danze tradizionali lombarde. Commento in arrivo...

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Sbandieratori. Commento in arrivo...

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Beli Mawyr l'Insubre. Commento in arrivo...

(foto di Mary ~ redazione di Celtica)
 
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Questa smaracaramellosa zucca di Halloween è il dono principesco che abbiamo ricevuto da Myrddin-Merlino. Qui troneggia nel nostro stand, dove ha ghignato il suo sorriso di fiamma per tutta la domenica. Poi l’abbiamo portata trionfalmente in redazione. Grazie Myrddin!!!!!!!

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Alcune danzatrici stanno per entrare in scena. Sul palco c’è lo spettacolo di danze direttamente dai musical “Riverdance” e “Feet of Flames”, numerosi gruppi di ballerini si alternano durante lo show e... ach! l'ennesima testa che si infila nell'inquadratura proprio mentre scatto (ne butterò via una valanga per lo stesso problema, fortuna che la digitale ha l'opzione "cancella") ...

(foto di Mary ~ redazione)
 
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... ci sono anche le super-classiche danzatrici in tutu che uniscono due tradizioni: la danza classica e l’Irish dance.

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Il festival viene ripreso dalla RAI, così per fare foto decenti noi della stampa cartacea dobbiamo aspettare un certo segnale ... e intanto i cameramen si cuccano i momenti migliori!! (grr) Si rinuncia alla decenza per portare a casa qualcosa: qui sbiscio in mezzo a una bolgia di gente a lato del palco, alzo il braccio quant’è lungo e scatto a caso immortalando le cosce “on show” delle ballerine. L’obiettivo becca anche le calotte ricciute delle parrucche di cui sopra ...

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Domenica chiude in bellezza il concerto intitolato “THE BUNCH - an Irish party” con Birkin Tree dal vivo insieme a tre favolosi ospiti: Cyril O’Donoghue al bouzouki e i due fiddlers Michael Queally e Marco Fabbri.

NdR ~ le foto dei concerti dovrei intitolarle Mission Impossible. Dalla sinistra del palco sono riuscita a catturare soltanto The Bunch e sempre in pericolosa “allungata” (stavolta da sopra il mixer, a un pelo dalla testa del tecnico).

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Danze tradizionali lombarde. Commento in arrivo...

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Nell’accampamento il Confratello Gaino sta attizzando le braci della forgia con un mantice. Perché? Ce lo spiega Lisander, il capitano della Confraternita: «Anticamente, quando un esercito si spostava, non si muovevano solo guerrieri, ma un vasto assortimento di personaggi, dai monaci alle donne c'era proprio di tutto per far funzionare il campo militare come una vera e propria città: falegnami, erboristi-cerusici, conciatori, cuochi, eccetera eccetera.
Questo è un fabbro alla forgia, che attizza le braci col mantice per alzare la temperatura e arroventare il ferro per poter costruire coltelli, spade, punte di freccia e altro o semplicemente per riparare ciò che in battaglia poteva essere danneggiato.»

P.S. La brace attizzata è in quel contenitore davanti al mantice, il flash ha illuminato la scena notturna ma il vivo arancio dei carboni ardenti risulta annullato :-(

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Chi l’ha detto che a Milano non ci sono gli Elfi? Io ne ho incontrati tre, eccoli!! Greenkey, la sua Signora e la loro bimba molto simpa che mi fa ciao con la manina :-)

P.S. La gerla è comodissima per trasportare caldi e leggeri mantelli elfici, oggetti utili per le escursioni e una quantità di altre cose...

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Dopo lo spettacolo dei più piccoli, dietro il palco s'improvvisa una session di foto-ricordo con le bimbe e i bimbi della scuola di danza irlandese fondata da Michel Dillon (campione nazionale pluri-medaglia-d'oro di Irish dance). Se fate caso, guardano tutti in punti diversi ... eravamo in sei o sette a scattare foto nello stesso istante!

(foto di Mary ~ redazione)
 
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I danzatori irlandesi sono suddivisi in squadre, ogni gruppo si distingue da un costume simile o uguale per tutti (Irish tradizionale, tutu ma anche minigonne molto sexy per le ragazze grandi e pantalone lungo + camicia per i ragazzi). Questa danzatrice in abito dorato e l’unica “single” in fatto di vestiario, non notarla è impossibile. È emozionata, fra poco tocca a lei e sta trepidando sulla scaletta d’accesso al palcoscenico ... intanto si è accorta che la sto seguendo come un’ombra già da un po', così regala questo aureo istante prima dello spettacolo.

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Ecco il tutu Irish quartet al completo, come molte altre anche questa foto sarà un’avventura. Davanti al palco, come detto, c’è la RAI, così si rubano foto “volanti” dalle postazioni più improbabili nell’area degli addetti ai lavori. C’è sempre gente che ti passa davanti mentre scatti (teste e schiene nell’inquadratura, spintoni...), si vedono spuntare macchine fotografiche (una è la mia) alzate sulle teste della folla, si scatta a caso ... Quando arrivano gli effetti fumogeni, nel preview della digitale le ballerine sembrano ectoplasmi evanescenti tipo Ghostbusters (avete presente le foto di fantasmi?) ... concludendo: questo è l’unico scatto che si salva.

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Il cuore di The Bunch riunisce sul palco tre violini: Carlo Galantini dei Birkin + i due ospiti Michael Queally e Marco Fabbri. Qui è in primo piano proprio il grande Marco con il suo guizzante archetto, ho sudato le sette camicie per coglierlo da fermo ... quasi!

(foto di Mary ~ redazione)
 
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Si dice nel mondo celtico: “Se riempi il tuo corno potorio di idromele, non lo puoi più appoggiare finché non te lo sei scolato fino all’ultima goccia”. Ebbene, c’è chi ha sfatato il mito escogitando un modo per poterlo appoggiare: ecco il bellissimo portacorno di Alessio, l’erede degli Ambrones che ritrovate, con il suo fido elmo alato, nella gallery di Celtica 2003.

(foto di Mary ~ redazione)
 
   
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