AGOSTO 2004
Dopo duemila anni i Celti Vennoneti celebrano nuovamente la Grande Madre in Valtellina! Nel paese di Albaredo (Sondrio), situato nella Bassa Valtellina nella valle del torrente Bitto (nome di origine celtica che significa «perenne»), patria del famoso formaggio «Bitto», da anni durante la notte del 15 agosto si accende un grande fuoco dove si brucia la «Vegia Gosa» (la Vecchia con il Gozzo), considerata la controparte femminile dell’«Homo Salvadego», famosa figura archetipica che in tutto l’arco alpino simboleggia la Natura Selvaggia.
Grazie all’opera dell’attuale sindaco Patrizio Del Nero, studioso e cultore delle antiche tradizioni locali, in questi ultimi anni questa celebrazione non è mai stata intesa come un retaggio di sapore medievale, sul tipo del «Rogo della Strega», ma come una rievocazione di un antico rito propiziatorio e di ringraziamento per l’abbondanza dei Frutti della Terra.
Quest’anno, grazie alla disponibilità del Primo Cittadino e della comunità di Albaredo, il Clan Arianrhod e l’Associazione “Gent Salvadega” hanno allestito una ricostruzione storica sulle migrazioni celtiche nell’area della Bassa Valtellina e una narrazione bardica imperniata sulla figura della Dèa.
Il tutto è culminato a mezzanotte con l’accensione rituale del falò, guidata dai druida Tairin Tre Rocce e Clidna Stella del Mattino, alla presenza di una numerosa folla che ha seguito con entusiasmo e interesse l’intera manifestazione.
L’allestimento è stato particolarmente arricchito da alcuni manufattti (carnyx, lance e uno splendido labaro dedicato alla Dèa della Fertilità) forniti dal nostro caro amico Giuseppe Stucchi.
Insieme ai componenti del Clan Arianrhod, ha partecipato alla ricostruzione storica un altro grande amico del Clan, Ettore Ruzza, organizzatore del festival Patavium, a simboleggiare la componente veneta che storicamente è stata sempre presente nelle vicende di questa parte della Valtellina. Dato il successo, è già stata riconfermata la nostra partecipazione per il prossimo anno.
Tairin e Clidna per il Clan Arianrhod |